Roma, 21 giu – “Marocchinate non è un termine razzista, Sala chieda scusa a Milano e alle vittime innocenti“: così Gianfranco Rufa della Lega denuncia in Aula al Senato la censura del sindaco di Milano. Il dem Sala infatti ha fatto sì che la presentazione di un libro sugli orrori dei goumiers, già autorizzato, venisse annullato. Con la scusa di un razzismo che non c’è – “marocchinate” è un termine in uso dal 1946 e indica le violenze perpetuate in Italia centro-meridionale da parte delle truppe coloniali francesi tra il 1943 e il 1944. L’evento, previsto per l’11 giugno scorso nell’aula consiliare del Municipio 2 di Milano, è stato annullato ufficialmente con un’altra scusa: quella del distanziamento. E quindi rinviato a quando la Lombardia sarebbe entrata in zona bianca.
Il vergognoso post di Sala contro l’evento sulle marocchinate
Tutto è iniziato con un post vergognoso di Beppe Sala, in cui il sindaco di Milano parla di “incontro pubblico inutilmente provocatorio“. “La storia è una cosa seria: usarla per provocazioni dal sapore di razzismo è una cosa che Milano e i milanesi non possono accettare“. Dopo di che il Pd meneghino si è stracciato le vesti e l’evento è stato annullato. Stiamo parlando di un convegno di presentazione di un libro su quei tragici fatti durante l’avanzata degli Alleati, senza partiti o politici. Questi i relatori, infatti, Emiliano Ciotti (Presidente dell’Associazione Nazionale Vittima delle Marocchinate), la storica Alessandra Colla e Lorenzo Cafarchio di Altaforte Edizioni.
Il Pd si straccia le vesti (in malafede)
Ciononostante il Pd meneghino, sulla falsa riga di Sala, ha condannato l’evento e attaccato la “Lega che a corto di argomenti in campagna elettorale non trova di meglio che promuovere e sostenere un evento dal chiaro sapore razzista”. Ancora, “una sceneggiata propagandistica di stampo razzista“. E a dire che alla notizia della cancellazione dell’evento il consigliere regionale della Lega Max Bastoni aveva subito fatto presente come sia giusto e doveroso ricordare. “Nulla, può impedire di ricordare questa tragica pagina della storia d’Italia. L’augurio è che la presentazione del libro possa essere effettuata il prima possibile. Sala deve ricordarsi che è il sindaco di tutti“, aveva dichiarato Bastoni.
Rufo: “Le marocchinate non sono una bandiera politica”
Finché la vicenda non è stata denunciata in Aula dal senatore Rufa. “Le marocchinate non sono una bandiera politica. Non si è né di destra né di sinistra davanti alla commemorazione di vittime incolpevoli – dice il leghista -. Dovere del cittadino e di tutti i politici onorare vittime innocenti: 60mila donne, uomini, anziani, preti e bambini. Vittime di violenze sessuali, sfregianti e mortali, perpetuate dai goumiers, uccise anche solo per aver tentato di difendere la vita di sorelle, spose e madri. Questa è la storia, e così deve essere ricordata. Senza la becera ipocrisia della politica scorretta. Tutt’altro: non c’è migliore civiltà che commemorare tutti insieme, destra e sinistra, la sofferenza di un popolo“.
“Sala deve chiedere scusa a Milano, ai milanesi e alle vittime innocenti”
“A Sala inizierei nel dire che potrebbe guardare il film del 1957 diretto da De Sica La ciociara, con Sophia Loren, tratto dall’omonimo romanzo di Moravia. A Sala dico di poter chiedere – se riesce – di far cambiare il termine di marocchinate, che offende la sua sensibilità. A Sala dico soprattutto che deve chiedere scusa a Milano e ai milanesi per la sua ignoranza e a tutte le vittime innocenti di un tragico passato storico”.
Il video dell’intervento in Senato
Adolfo Spezzaferro