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Meloni all’attacco: “Vogliono Prodi al Colle per svendere l’Italia alla Ue”

by admin
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Roma, 4 set – “‘Sovranismo e populismo sono in Costituzione. Interpreto il concetto di sovranità e l’esercizio della stessa da parte del popolo’, parola di Giuseppe Conte (2018), lo stesso che sta per diventare premier del governo più anti-italiano, anti-sovranista e anti-popolo della storia…“. Così Giorgia Meloni su Twitter, mostrando il video di un intervento del premier, tenuto l’anno scorso all’Onu. La leader di Fratelli d’Italia è convinta che dietro l’inciucio M5S-Pd ci sia un disegno ben preciso: eleggere Romano Prodi presidente della Repubblica. Obiettivo: proseguire la vendita all’incanto dell’Italia all’Europa, nel solco di chi – come l’ex premier – è un campione di svendita di asset strategici della nazione. “Questo governo non avrà una vita lunghissima“, è convinta la Meloni, in un’intervista alla Stampa. “Siamo di fronte a due partiti e due classi dirigenti che si detestano. Stanno insieme solo con il dichiarato intento di impedire agli italiani di votare liberamente, di avere un governo stabile e omogeneo”, spiega la la leader di FdI. “Pensano all’infornata di nomine pubbliche che nel 2020 andranno a scadenza e a eleggere Prodi alla presidenza della Repubblica, espressione delle consorterie europee che ha già svenduto gli interessi italiani”.

“Un governo che garantisce burattinai e speculatori”

Meloni non esclude che la nuova maggioranza si spacchi per via degli interessi di parte: “La brama di potere e la miseria umana può fare miracoli, ma aspettiamo di vederli all’opera con i loro personalismi esasperati. Nasce un governo che garantisce i burattinai e i manovratori della speculazione. Al presidente Mattarella ho detto chiaramente che il presidente della Repubblica non è un notaio. Se nasce una maggioranza distante dalla volontà popolare, può comunque sciogliere il Parlamento. Non mi permetto di dare lezioni di diritto costituzionale al Presidente, ma non è obbligato a fare la scelta che sta facendo”.

Le critiche alla Lega e le perplessità su Forza Italia

Poi la Meloni analizza la crisi di governo scatenata dal leader della Lega Matteo Salvini. “Io avevo chiesto un’altra cosa: staccare la spina al governo il 27 maggio, all’indomani delle elezioni europee. I tempi sarebbero stati diversi, avremmo avuto il tempo per la manovra economica, il voto anticipato sarebbe stato automatico“. Da qui una critica al Carroccio: “La gestione della Lega di questa crisi ha creato parecchia confusione, soprattutto quando è stato proposto a Di Maio di fare il premier. Era auspicabile più condivisione tra i partiti di centrodestra”. Ma la Meloni è perplessa anche a proposito dell’altro partito di centrodestra: “Non credo che Forza Italia si voglia prestare a puntellare questo governo di sinistra. Mi sfugge però il posizionamento. Non capisco quale sia la linea, se quella di Tajani, della Carfagna, della Bernini”.

Ludovica Colli

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3 comments

jenablindata 4 Settembre 2019 - 1:44

concordo.
….ma se credono che gli italiani si dimentichino di questo schifo,
non hanno capito proprio niente.

alle prossime elezioni consiglio a tutte le destre italiane,di formare una coalizione tra lega,fdl,fi,casapound e tutti quegli ex grillini che in questi giorni si sono opposti al supermegainciucionissimo…
cominciate subito a prepararvi un programma altamente condiviso e articolato con tanto di step
e valutazioni economiche,in modo di avere una solida base comune ed evitare qualsiasi rogna politica dopo.

e,quando alle prossime elezioni avrete un peso politico sufficiente,vi consiglio caldamente di mettere mano pesantemente alla costituzione italiana,specificatamente nei punti
che permettono queste schifezze elettorali:
vogliamo che sia SOLO il popolo italiano,a decidere.
NON il pdr,
NON gli inciuci,
NON la corte costituzionale,
NON gli altri paesi:
SOLO GLI ITALIANI.

e già che ci siamo,togliamo una volta per tutte la possibilità di metter le mani nella legge elettorale:
presentate due o tre leggi elettorali valide,che permettano al cittadini di SCEGLIERE chi mandare al parlamento (niente quote di genere tra gli eletti e nemmeno ripescaggi o liste bloccate:SOLO CHI E’ EFFETTIVAMENTE VOTATO VA SU,tutti gli altri a casa)
e sottoponetele a referendum costituzionale,e fate finire una volta per tutte questo schifo dove ogni governo in carica cerca di cambiare le regole elettorali solo per rendere la vita difficile agli avversari politici.

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luis r. 4 Settembre 2019 - 4:26

avrebbe una sua logica: Conte è stato allievo del cardinale Achille Silvestrini, già considerato ispiratore del centrosinistra e amico di Prodi… uno scambio di favori è possibile

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Pietro 5 Settembre 2019 - 8:59

Vorrei capire una cosa…….
Nelle ultime elezione il PD ha fatto COMPLETAMENTE PENA perché ora mi ritrovo la sinistra di nuovo in mezzo ai coglioni!!!
Sono favorevole alle ELEZIONI devono essere gli italiani a decidere chi cavolo deve dirigere questo paese no l’amico di turn.

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