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Non solo i medici, anche gli infermieri scappano: in Svizzera li pagano quasi il doppio

by Alberto Celletti
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infermieri italiani fuga

Roma, 31 mag – Gli infermieri italiani “scappano” in Svizzera. E il motivo è solo uno: gli stipendi. Sempre più bassi quelli italiani, sempre più alti quelli elvetici. Specchio di una Sanità che, oltre a faticare in termini di strutture e mezzi, boccheggia sempre più anche sul fronte del personale

Gli infermieri italiani fuggono in Svizzera

La denuncia viene dalla trasmissione televisiva Fuori dal Coro condotta da Mario Giordano. E presenta un quadro inquietante: quello di infermieri, quelli italiani, che se la danno letteralmente a gambe verso la Federazione elvetica. Questione di sicurezza, di garanzie e soprattutto di stipendi: troppo bassi quelli nostrani, decisamente più alti i loro. Perché di impoverirsi non ha voglia nessuno. Uno degli intervistati si esprime così ai microfoni: “In Italia guadagnavo sui 2200 euro, in Svizzera supero i 5mila”. Sono oltre 350 i professionisti andati oltre il confine per migliorare le proprie condizioni di vita.

L’ordine professionale di Como e Varese lancia l’allarme: “In Italia gli stipendi sono tra i più bassi d’Europa, mancano circa novemila infermieri, mentre la Svizzera ne ospita circa quattromila. Questo significa che quasi la metà del fabbisogno della Regione Lombardia non è disponibile”.

Come i medici

La situazione disastrosa della Sanità italiana riguarda praticamente tutti gli aspetti: dalle strutture sempre peggiori (al netto dell’ovvia differenza tra le eccellenze ancora in piedi e le situazioni più complicate) al personale che fatica a rimanere stabile sul posto. Non è un caso che la fuga dei dipendenti degli ospedali pubblici non riguardi solo gli infermieri, ma anche i medici, sempre più orientati a cercare lavoro all’estero o in strutture private. I soldi messi sul piatto oggi non bastano per tenere in piedi una struttura così mastodontica: è una verità impossibile da eludere che, nonostante le evidenze, continua a non contrastare una politica di tagli lineari al settore che prosegue ormai da decenni.

Alberto Celletti

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2 comments

fabio crociato 31 Maggio 2023 - 11:30

Purtroppo non è solo questione di soldi ma anche di “clima” ! Non si può anche essere sempre trattati come pezze da piedi, inascoltate. I vertici medicali, non vanno assolutamente bene, riusciremo a capirlo prima o poi ? Pochi sono a livello di una M.R.Gismondo (tanto per dare un esempio).

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Federico b 3 Giugno 2023 - 5:34

E comunque – permettetemi – lamentarsi per 2.200 euro al mese (io ne guadagno 1.300) merita un “VERGOGNA” mastodontico anch’esso.
Basare una vita sui soldi merita veramente tante bastonate morali

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