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“Non vado a Verona”: presidente Istat si arrende agli attacchi della sinistra

by Ludovica Colli
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Roma, 28 mar – Non si placano le polemiche sul Congresso mondiale delle famiglie di Verona, in programma dal 29 al 31 marzo, tanto che il presidente dell’Istat, Giancarlo Blangiardo, per “quieto vivere” ha preferito rinunciare alla sua partecipazione.

L’esperto di area leghista da sempre contro ius soli e immigrazione selvaggia doveva intervenire sabato in veste di “professore di demografia” alla tavola rotonda “Protezione della vita e crisi demografica”. Ma è bastato che il suo nome comparisse sulla brochure ufficiale per scatenare un putiferio.

La Cgil Flc e Femministat (una congrega in seno all’istituto costola della manifestazione “Non una di meno”) hanno avvertito che la partecipazione avrebbe messo “decisamente a rischio la reputazione del nostro Ente” in quanto nella kermesse si discuterebbe della “soppressione di diritti fondamentali conquistati dai movimenti delle donne e delle comunità Lgbt“. Proteste erano arrivate anche da Usb pubblico impiego e dai soliti partiti di sinistra, dal Pd Leu e anche da M5S (che su questo fronte si è rivelato allineato ai nemici della famiglia tradizionale e ai fanatici del no gender). Di presenza “inopportuna” aveva parlato la pentastellata Francesca Businarolo, presidente della commissione Giustizia della Camera.

Poi è arrivata la marcia indietro: “Il presidente Blangiardo, a fronte del clamore suscitato da una sua eventuale presenza come studioso al Congresso di Verona, ha rinunciato a partecipare, al fine di evitare che una decisione del tutto personale possa essere interpretata come una decisione del presidente Istat“.

Salvini: “Nessuno mi può proibire di sostenere il futuro del Paese”

Il vicepremier Matteo Salvini ha confermato che sabato sarà a Verona: “Nessuno intende negare i diritti acquisiti, la parità fra i sessi e la libertà di scelta delle donne”, ha assicurato, “però nessuno mi può proibire di sostenere il futuro del Paese attraverso la famiglia che mette al mondo figli“.

Il ministro della Scuola, Marco Bussetti, ha respinto le polemiche sulla sua partecipazione: “Sono stato invitato a un convegno e andrò ad esporre quello che è il mio pensiero rispetto a scuola e famiglia”.

Non ci sarà, invece, il governatore della Lombardia Attilio Fontana, mentre quello del Veneto, Luca Zaia, andrà a portare la sua “personale posizione sul rispetto della donna, la libertà di scelta” e la posizione “diffusa in Veneto rispetto alla condanna dell’omofobia senza se e senza ma”.

Il delirio della sinistra

Intanto proseguono le adesioni alla manifestazione di protesta di sabato a Verona contro il congresso, da Amnesty al Telefono rosa, del segretario della Cgil, Maurizio Landini, al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.

Ieri è andato in scena il delirio degli antagonisti che, armati di spray, hanno manifestato contro i pro vita: “Disinfestiamo la città: da venerdì a domenica Verona sarà infestata da pericolosi germi infettivi, noi ci rifiutiamo di respirare quest’aria. Verona è malata da molti anni, infiltrata dal radicalismo di destra e dall’oscurantismo. Questo governo, con il supporto delle associazioni pro vita e dei gruppi di estrema destra, sta sistematicamente colpendo gli organi della democrazia del nostro Paese: i diritti civili sono solo il primo obiettivo. Donne, gay, lesbiche, trans, migranti, chi non si adegua alla morale del tradizionalismo cristiano“.

Ludovica Colli

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Commodo 28 Marzo 2019 - 11:14

I nemici dichiarati di tutto ciò che può fare crescere l’ Italia! Di tutto ciò che può fare l’ interesse degli Italiani! Quelli veri però! Non quelli che hanno acquisito uno “status” posticcio di “cittadino” di questo paese povero perché povero paese che è l’ Italia!!! D’ altronde una signora che impersonava da par sua la terza carica dello Stato disse, senza vergognarsi punto, che aiutare gli Italiani è un errore! Si può dir di più? Quando si accorgeranno gli Italiani, QUELLI VERI!!! Che i nemici della Patria comandano in Italia assieme a Barabba! Che stanno occupando le istituzioni e le usano per colpire, vessare, disarmare, umiliare e spremere gli Italiani! Continua a dormire, Italia! Fai dolci sogni! Il risveglio, se ci sarà, sarà parecchio amaro! Sempre che non ci si risvegli con la gola tagliata!

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