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Ocean Viking, il taxi degli immigrati ne ha raccolti 176. “Assegnateci un porto sicuro”

by Cristina Gauri
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Ocean Viking

Roma, 14 ott – Il servizio taxi tra coste africane ed italiane non conosce sosta. Prendiamo la Ocean Viking. In due giorni la nave di Sos Mediterranée e Msf ha recuperato, nel giro di due missioni distinte, altri 176 clandestini. Il porto libico che è stato assegnato all’imbarcazione ovviamente non è considerato sicuro dalle due Ong che gestiscono le operazioni e quindi ricomincerà a breve il palleggio-farsa delle responsabilità tra Malta e Lampedusa. Vedremo chi cede per primo.

Il primo recupero di immigrati ha avuto luogo in zona sar libica, vicino alla piattaforma petrolifera Al Jurf. La nave Ong ha ricevuto, come destinatario in copia per conoscenza, si una mail di allerta inviata dalla Ong Alarm Phone alle autorità marittime, la sera del 12 ottobre. La Ocean Viking ha operato il trasbordo di 74 uomini. Nella seconda missione la Ong ha ricevuto, per la prima volta, una comunicazione diretta dalle autorità marittime libiche, che ha richiesto alla Viking di impegnarsi in un’operazione di ricerca e soccorso. Quindi persino la guardia costiera libica ha deciso di avvalersi del “supporto” delle Ong per consentire loro di traghettare più clandestini possibili verso le nostre corse.

“La mattina di ieri, la Ocean Viking ha saputo di un altro gommone in difficoltà e si è diretta verso la sua posizione. Alle 13:50 le nostre squadre hanno completato il soccorso di 102 persone, tra cui 4 donne incinte e 9 ragazzi sotto i 16 anni, a bordo di un gommone inadatto alla navigazione e in difficoltà. – scrive in una nota Sos Mediterranée – L’Ocean Viking secondo il diritto marittimo ha chiesto al Jrcc libico un luogo sicuro (Place of Safety) per sbarcare le 176 persone salvate. Poiché le autorità libiche hanno indicato Tripoli come porto di sbarco abbiamo gentilmente rifiutato in quanto, secondo il diritto e le convenzioni internazionali, nessun luogo in Libia può essere considerato attualmente un luogo sicuro”. E’ di circa un’ora fa il tweet della Ong in cui vengono esortati gli “Stati membri UE e autorità competenti ad assegnarci prontamente un luogo sicuro dove le 176 persone salvate possano essere sbarcate in sicurezza”. Abbiamo capito l’antifona.

Cristina Gauri

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3 comments

Elio Dottore 14 Ottobre 2019 - 1:09

Mi viene una gran voglia di mandare a fanculo sto politicanti del cazzo, buoni a niente

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Elio Dottore 14 Ottobre 2019 - 1:10

Li avessi tra le mani…
Saprei cosa farne…

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Piera marbelli 14 Ottobre 2019 - 1:41

Non so se ridere o piangere domanda dove resteranno i così detti rifugiati? X le nostre strade a delinquere non ci bastano i nostri accoglienza che buffonata

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