Roma, 9 dic – Nuova bagarre in casa Pd. Stavolta, a sollevare le polemiche, sono le donne. Il partito, a detta delle donne che vi appartengono, non sarebbe poi così “democratico” nei loro confronti: “Leggiamo in questi giorni di ticket di soli uomini da una parte, organigrammi di soli uomini dall’altra e di proposte, come quella di Calenda, di formalizzare un caminetto di soli uomini che includa anche Emma Bonino per le liste alle Europee” si legge in una nota scritta dalle militanti di #TowandaDem, corrente interna al partito, che conta più di 500 appartenenti.
Nella loro lettera-appello, le donne di Towanda accusano i vertici Pd di aver usato “cinicamente” le pluricanditature femminili al solo scopo di far eleggere più uomini. “Per la prima volta il Partito Democratico è sovrastato nella rappresentanza femminile parlamentare dal Movimento 5 Stelle e dalla Destra e mentre chi ha vinto le elezioni affida la leadership dei gruppi parlamentari e le cariche istituzionali alle elette, nel Pd un gruppo dirigente sempre più chiuso e muto si trincera in delegazioni e “trattative” di soli uomini” lamentano le donne di questa corrente, più agguerrite che mai, che minacciano anche di scendere in piazza.
Sulla scarsa presenza femminile per la corsa alla corsa per la segreteria dem si erano già sollevate numerose polemiche, una delle quali animata da Cristian Raimo che aveva denunciato la presenza di “troppi maschi bianchi”. Ora dopo il ritiro di Minniti a causa del “tradimento” di Renzi, il Pd deve tornare a fare i conti con la questione quote rosa. “Abbiamo capito che questo congresso gli uomini del Pd se lo faranno da soli. Sapete allora qual è la novità? Fatevelo pure da soli”.
Ilaria Paoletti