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Pochi infermieri nei reparti di pediatria: cresce il rischio di morte per i bambini

by Ludovica Colli
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Roma, 18 giu – Nei reparti di pediatria degli ospedali italiani non ci sono abbastanza infermieri e quindi per i piccoli pazienti aumenta il rischio di morte. A lanciare l’allarme è la Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche, che segnala come gli standard di sicurezza impongano che ogni operatore sanitario possa seguire massimo quattro pazienti. Attualmente, però, la media è di circa 6,6 degenti per ogni infermiere. In particolare, si passa dai sei pazienti per ogni operatore nella chirurgia a 3,5 nelle aree critiche come le terapie intensive o le rianimazioni, dove il rapporto dovrebbe essere di uno a uno.

“Per ogni paziente extra il rischio di mortalità a 30 giorni aumenta del 7% – comunica l’associazione di categoria – Con due pazienti e mezzo in più arriva al 17-18%. Sommando poi i dati delle attività infermieristiche mancate, il rischio di mortalità per i bambini ricoverati arriva al 25-26%“.

I pochi infermieri presenti devono svolgere compiti che non gli spetterebbero

I pochi infermieri presenti nei reparti devono poi impegnarsi anche in attività lontane dalle loro mansioni, come reperimento dei materiali e compilazione di moduli, a cui si aggiungono anche molti altri compiti burocratici. Oberati di lavoro, gli operatori sanitari si presentano per il 32% colpiti da burnout, o sindrome da esaurimento emozionale, che colpisce chi per professione si occupa delle persone.

La carenza di personale è un problema strutturale

Francesco Ripa di Meana, presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, ricorda il ruolo fondamentale svolto dagli infermieri: “Senza il contributo dei professionisti e di un management all’altezza, il nostro Servizio sanitario nazionale sarebbe già naufragato da un pezzo”. La carenza di personale medico sanitario è un problema che da tempo affligge gli ospedali italiani. I disagi creati nei pazienti a volte sfociano in attacchi verbali e fisici nei confronti di medici e infermieri. L’ultimo caso, a Milano, dove due pazienti, esasperati dopo 12 ore di attesa nel Pronto soccorso del Fatebenefratelli, hanno sputato addosso a un infermiere, minacciandolo di morte.

Ludovica Colli

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