Il satellite, partito dalla base di Kourou (Guyana Francese) con il vettore Soyuz-Fregat è avvenuto senza alcun problema e terminerà, con il distaccamento dell’ultimo stadio del lanciatore verso le 23,25 ore italiane di venerdì. Successivamente il satellite ha iniziato a dispiegare antenne e pannelli solari per prepararsi ad iniziare le fasi di test alle 9,43 di oggi.
Questo gioiello della tecnologia aerospaziale è la dimostrazione dell’eccellenza delle industrie italiane del settore. Il satellite è stato infatti progettato ed assemblato negli stabilimenti di Roma della Thales Alenia Space (Thales-Finmeccanica), mentre l’antenna radar ad apertura sintetica (Sar), che consente di raccogliere dati sia di giorno che di notte ed anche attraverso le nubi, è stata realizzata negli stabilimenti aquilani e milanesi.
Anche l’analisi dei dati iniziali sarà svolta in Italia dalla società e-Geos (costituita per l’80% dalla Telespazio e per il 20% dall’ Agenzia Spaziale Italiana) di Matera che riceverà, prima delle stazioni Norvegesi e Spagnole, le immagini dei primi quattro giorni di missione.
Cesare Dragandana