Bruxelles, 5 giu – Oggi arriverà la risposta della Commissione europea alla nostra lettera di chiarimenti sui conti pubblici: gli scenaristi si dividono tra quelli che ipotizzano una procedura d’infrazione per debito eccessivo (e conseguente accelerazione verso una crisi di governo) e quelli che invece ritengono che Bruxelles ci darà una chance, anche in nome della stabilità politica prima che economica.
“Molto probabile una crisi di governo dopo procedura d’infrazione”
Tra le alte sfere della Commissione in verità c’è chi dice che quello della crisi di governo scatenata da una eventuale procedura d’infrazione è uno scenario “altamente probabile”. “Anche se – aggiunge una fonte vicina a un commissario di peso – non è certo questo l’obiettivo della Commissione. Diciamo che potrebbe trattarsi di un effetto collaterale”. E ci sarebbe l’effetto boomerang contro la Ue, peraltro. “In caso di crisi di governo – prosegue la fonte – i partiti di maggioranza finirebbero per puntare il dito contro Bruxelles. E noi non vogliamo assolutamente passare per i responsabili di una crisi che di fatto è già in atto, indipendentemente dalle nostre mosse”.
Oggi il via libera al rapporto sul debito
Lo stato dei conti pubblici italiani finirà questa mattina sul tavolo del collegio dei commissari. I 28 componenti della Commissione Ue presieduta da Jean-Claude Juncker dovranno dare il via libera al rapporto sul debito che eventualmente giustificherà la procedura contro di noi, con conseguente richiesta che verrà analizzata al prossimo Consiglio Ue. I dubbi comunque ci sono. “Tra i commissari – racconta un’altra fonte Ue – c’è chi vede il rischio di finire sul banco degli imputati, con l’accusa di aver tramato per far cadere il governo“. Questo ovviamente farebbe il gioco del leader della Lega Matteo Salvini, che userebbe questa vicenda per attaccare ancora di più la Ue (soprattutto in campagna elettorale, una volta caduto il governo). Per questo è molto probabile che Bruxelles ribadirà la sua apertura al dialogo con Roma, per dimostrare di non avere pregiudizi.
Italia nel mirino
E’ altamente probabile, comunque, che Lega e M5S dovranno trovare il modo di operare tagli importanti per ridurre il deficit. Perché la Commissione non lascerà impunito il governo verdegiallo (anche se le colpe sono soprattutto precedenti): per troppo tempo l’Italia ha ignorato le regole, ottenendo un trattamento di favore rispetto agli altri Stati. A quanto pare nella relazione – secondo voci riportate dalla stampa – sarà indicato che il divario nel 2019 tra obiettivo e previsioni nella riduzione del debito sarebbe del 9%.
Salvini: “I parametri Ue vanno rivisti”
“Si fa e si farà tutto il possibile per rimanere nei parametri stabiliti, ma se suo figlio ha fame e per dargli da mangiare va ridiscusso un parametro studiato a tavolino in un ufficio cosa fa? Sta al parametro e lascia suo figlio con la fame o va a ridiscuterlo col capufficio?”. Così il vicepremier Salvini intervenendo a Radio anch’io su Rai1 spiega con un esempio qual è la sua posizione in merito ai parametri Ue sui conti pubblici. “Viene prima mio figlio del capufficio – sottolinea – è un ragionamento che fanno tutti i governi europei e tutti i padri di famiglia. Stiamo in Europa ma rivedendo le norme“.
M5S fiduciosi: “Nessuna procedura d’infrazione”
“Ci sarà la procedura d’infrazione? “No, siamo tranquilli, assolutamente no, è sicuro al 100%”. Così il sottosegretario all’Economia del M5S, Alessio Villarosa, ospite di Un Giorno da Pecora su Radio1 si dice molto fiducioso circa la risposta della Commissione. “Quale sarà allora il contenuto di questa lettera?”, gli chiedono. E lui risponde: “Si dirà che hanno recepito le nostre informazioni e attendono gli sviluppi da noi promessi nel Documento d’economia e finanza”. In ogni caso la Commissione si affiderà al vaglio dei Paesi membri. Al Consiglio europeo quindi vedremo se l’Italia ha recuperato un po’ di terreno o se continua a non avere voce in capitolo.
Adolfo Spezzaferro