Roma, 22 dic – Il reddito di cittadinanza verso un’altra stretta. Non sarà necessario che la proposta di lavoro rifiutata sia “congrua” per perderlo, ma basterà anche un “no” a far decadere il sussidio, come riporta Tgcom24. Un cambiamento piuttosto rilevante, l’ennesimo, su un sussidio che ha fatto discutere in questi anni, sulla cui efficacia si sono palesate numerose ombre. Per non parlare delle numerose truffe che lo hanno visto “protagonista”, con pessimi attori ad usufruirne senza averne alcun diritto.
Reddito di cittadinanza, ultima stretta del governo
La manovra economica ridisegna ancora una volta il reddito di cittadinanza, nell’ultima versione uscita dalla commissione Bilancio. L’assegno, ora erogato per otto mesi invece di otto, può decadere infatti anche senza che l’offerta di lavoro sia “congrua”. Il primo rifiuto, in buona sostanza, fa saltare l’erogazione del reddito stesso. Per coloro di età compresa tra i 18 e i 29 anni la possibilità di usufruire del reddito è condizionata all’iscrizione e alla frequenza dei corsi di formazione. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, frattanto, spiega che i cambiamenti “non si riferiscono a tutti ma solo a chi è in grado di accettare un lavoro. Le condizioni di disagio sono assolutamente tutelate”.
Il sussidio e l’affitto
Altro cambiamento riguarda l’utilizzo del reddito di cittadinanza per pagare l’affitto. In quel caso, esso non sarà più versato al beneficiario ma direttamente al proprietario dell’immobile. Una modifica, questa, piuttosto rilevante, volta evidentemente a far emergere il “sommerso” e l’evasione anche nei contratti di locazione immobiliare. Approva Confedilizia, secondo cui sulla questione viene finalmente “fatta giustizia”.
Alberto Celletti
6 comments
mi sebra che si vada nella direzione giusta:
tutelare chi non ce la fa,
e stangare i parassiti.
Da estendersi anche ai pensionati italiani che hanno una entrata oltremodo scadente e sono ancora “abilmente arruolabili” per un incremento per le tasche e per il cuore (siamo una nazione, è bene non dimenticarlo, nella quale davvero troppi hanno dovuto -e non voluto-, lavorare parecchio in grigio!).
P.S. Preferisco l’ uso del “grigio”, il “nero” lo lascio a spacciatori ed in fami simili.
Fatto bene, vedremo che fine farà chi immigrato in Italia e quando ritorna per le “sue feste” in terra natia si vanta: rdc + lavoro in nero !!
RDC uguale voto di scambio per gli inutili 5*… Roba da sud e dintorni…
[…] Reddito di cittadinanza: basterà un rifiuto alla proposta di lavoro (anche… […]
“Non congruo” non ha senso sembra una legge mafiosa cioè un ricatto perché altrimenti dovrebbero cancellare anche tutte le casse integrazioni che durano da anni in quanto tutti i cassintegrati lavorano in nero. Inoltre i bot di scambio sono serviti anche quando assumevano statali nullafacenti e guardie forestali in Calabria.