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Renzi e la scissione dal Pd: annuncio giĆ  domani?

by Eugenio Palazzini
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Renzi e Boschi (Italia Viva)

Roma, 16 set – Lo scisma renziano potrebbe essere vicino, forse addirittura questione di ore. Dell’aria di crisi interna che si respira in casa Pd avevamo scritto quattro giorni fa su questo giornale, cosƬ come della possibile scissione. Stamani abbiamo poi specificato che se Matteo Renzi deciderĆ  sul serio di rompere con i dem, c’ĆØ giĆ  una data per l’annuncio: il 20 ottobre, ovvero l’ultimo dei tre giorni della Leopolda. Il Partito Democratico potrebbe cosƬ passare in brevissimo tempo dalle stelle, cinque per l’esattezza, alle stalle. PerchĆ© si ritroverebbe a dover affrontare un’emorragia piuttosto devastante, o per dirla con Nicola Zingaretti: lacerante.

Annuncio da Vespa?

ā€œLa nostra storia ci ha insegnato che quando ci dividiamo quasi sempre perdiamoā€, ha tra l’altro ribadito il segretario del Pd. Eppure lo strappo di Renzi potrebbe arrivare giĆ  domani, almeno stando a ricorrenti voci di giornata e a fonti vicine all’ex premier. L’Huffington Post si sbilancia: ā€œL’annuncio ha una data e un orario e fissato, quello di martedƬ 17 (con scarsa sconsiderazione per la scaramanzia) alle ore 18, quando inizierĆ  la solita registrazione nel solito studio di Vespaā€. Dunque Renzi avrebbe scelto Porta a Porta per annunciare ufficialmente lo scisma. Un modo forse poco ortodosso per una decisione simile, forse per bruciare i tempi e non perdere tempo a compiere quello che con tutta evidenza sarebbe davvero una strappo storico. Dunque Nicola non sta sereno.

Un governo tricefalo

Inutile dire che se Renzi dovesse fondare un nuovo partito giĆ  nei prossimi giorni, verosimilmente porterebbe con sĆ© moltissimi parlamentari del Pd a lui vicini e che in questo momento garantiscono la tenuta del governo. Anzi, sono proprio una delle due ā€œcolonneā€ su cui si regge l’esecutivo giallofucsia. Da una parte il M5S, dall’altra i renziani. I fedelissimi a Zingaretti si contano infatti con il lumicino, almeno stando agli attuali numeri. Questo non significa automaticamente che la gran parte dei parlamentari dem seguiranno l’ex sindaco di Firenze, ma in ogni caso il Pd subirebbe un colpo tremendo e non si potrebbe più parlare di un governo guidato da due forze politiche. Fatta eccezione per quel che rimane di Leu e dei piccoli gruppi sostenitori della maggioranza guidata da Conte, lo scisma di Renzi inaugurerebbe la stagione del governo tricefalo. Non resta dunque che attendere, il 20 ottobre secondo le nostre previsioni, domani secondo le ricorrenti voci odierne. Poco cambia, ovviamente.

Eugenio Palazzini

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