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I nostri risparmi in pasto ai mercati: l'allucinante proposta tedesca

by Filippo Burla
7 comments

Roma, 28 ott – Che la Germania abbia un problema a relazionarsi con il debito – o anche solo con la sua idea – non è certo una novità. D’altronde, in tedesco, le parole “debito” e “colpa” condividono la stessa origine. Non in italiano, ma questo non dev’essere neanche passato per l’anticamenta del cervello a Karsten Wendorff mentre discettava della proposta di una patrimoniale al 20%. L’obiettivo? Neanche a dirlo: affrontare l’annosa questione dell’indebitamento pubblico.
Mettere le mani nelle tasche degli italiani. L’incubo peggiore, tirato fuori a pié sospinto ad ogni manovra economica. Questa volta l’idea arriva però da oltreconfine e assume le sembianze del responsabile finanze pubbliche della Bundesbank. Non proprio l’ultimo dei commentatori, insomma, anche se afferma di esprimersi a titolo personale. Ma nell’allucinazione Ue il confine è sempre labile.
Parlando del debito pubblico italiano, Wendorff ha lanciato così la proposta di un fondo salva-Stati (l’ennesimo) tutto tricolore, che si finanzi attraverso i nostri risparmi. Non con un prelievo coatto, tiene a prescisare, ma con una sorta di investimento forzoso nei titoli di “solidarietà nazionale” emessi da quest’ultimo. La parola magica “patrimoniale” non è mai pronunciata, beninteso, ma il senso è abbastanza chiaro.
Certo, i nuovi titoli – spiega sempre l’esponente BuBa – offrirebbero un rendimento e dunque parlare di tassa occulta non è etimologicamente corretto. Il senso dell’investimento obbligato sarebbero quello di mettere al riparo il nostro debito pubblico offrendo come garanzia ciò che ancora tiene a galla l’Italia, vale a dire i nostri risparmi. In altri termini: darli in pasto ai mercati senza peraltro creare alcun “ombrello” degno di questo nome, dato che l’unica vera protezione dalla speculazione è quella di una banca centrale prestatrice di ultima istanza. Quel che la Bce, Quantitative Easing a parte, non fa.
Filippo Burla

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7 comments

Luca 28 Ottobre 2018 - 4:12

Ennesima distorsione. Non ha proposto una patrimoniale ma una cosa che – se fosse ben congegnata- sarebbe anche un ottimo strumento per portare il debito nuovamente in mani italiane. L’Italia ha il diritto di vivere pesantemente indebitata, fa parte della sua sacrosanta autodeterminazione, i tedeschi esprimono solo l’auspicio che una scelta così radicale provochi conseguenze sui soli italiani. Basta dare sempre le colpe agli altri, in questo caso hanno anche – forse involontariamente – rivelato che il tema è il rapporto debito/reddito complessivo, ossia di pubblico e privato, che in Italia é ancora buono. Quindi il problema non è il debito italiano ma la capacità dell’Italia di organizzarsi politicamente in modo stabile, il cui venire meno debilita la capacità di creare ricchezza.

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Fabrizio 28 Ottobre 2018 - 4:45

Obbligati……con Panzer Divisionen ?

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I nostri risparmi in pasto ai mercati: l'allucinante proposta tedesca | NUTesla | The Informant 28 Ottobre 2018 - 8:05

[…] Author: Il Primato Nazionale […]

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Commodo 28 Ottobre 2018 - 9:52

Oggi, le “panzer divisionen”, ce le mandano contro i Rothschild… La Germania è stata piallata da un pezzo… Ridotta a spuntato spauracchio e a patetica serva & reggicoda dei vincitori dell’ ultima guerra…

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Oliviero 29 Ottobre 2018 - 3:38

Lo dicevo ai tempi di Monti…. lo diceva con forza la mitica (?) Camusso , Salvini lo sta ventilando da tempo, ora il tedesco…… siccome L iItalia ha un fortissimo debito pubblico ma tanto risparmio privato,…..quando saremo alla canna del gas, ( E ci stiamo arrivando) un bel prelievo forzoso sui conti correnti , una notte di mugugni e
poi si riparte a fare leggi del cazzo ( Fiat tax, redditi di cittadinanza, formero varie)…. C è solo da aspettare la prossima scadenza consistente di Btp, quando più nessuno li vorrà e gigietto che farà.?

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Cettina 29 Ottobre 2018 - 7:38

Riattivare prima banca d Italia poi si capirà’

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Arriva il genio tedesco che vuole i nostri risparmi per soddisfare i mercati 29 Ottobre 2018 - 3:59

[…] In altri termini: darli in pasto ai mercati senza peraltro creare alcun “ombrello” degno di questo nome, dato che l’unica vera protezione dalla speculazione è quella di una banca centrale prestatrice di ultima istanza. Quel che la Bce, Quantitative Easing a parte, non fa. Fonte Il primato nazionale […]

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