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Salvini a Milano: “Estremisti quelli che guidano la Ue, non siamo l’ultradestra”

by Adolfo Spezzaferro
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Milano, 18 mag – “In questa piazza non ci sono estremisti, né razzisti né fascisti. La differenza in Europa oggi è tra chi guarda avanti e chi fa il processo a un passato che non torna. Queste persone parlano di passato perché non hanno un futuro. Lasciamoli a loro i fantasmi del passato. Qua non c’è nessuna ultradestra, ma la politica del buon senso“. Così Matteo Salvini, dal palco di Piazza Duomo a Milano, apre il suo discorso in occasione dell’evento clou della campagna elettorale sovranista con 11 delegazioni di partiti europei a cui ha preso parte anche la leader del Rassemblement National Marine Le Pen.

“Estremisti sono quelli che hanno governato la Ue finora”

Gli estremisti – spiega Salvini – sono quelli che hanno governato l’Europa per 20 anni in nome della povertà e della precarietà. Qui in piazza invece c’è l’Europa originaria, quella di chi oggi compierebbe 99 anni, san Giovanni Paolo II, il quale parlava di vocazione dell’Europa alla fraternità e alla solidarietà di tutti i popoli che la compongono, dall’Atlantico agli Urali. Di unità nelle differenze. E non parlava della Turchia in Europa perché non è e non sarà mai Europa”.

“Momento storico: liberiamo la Ue da occupazione abusiva di Bruxelles”

Il leader della Lega è convinto che questo delle Europee sia un “momento storico, talmente importante, che dobbiamo fare ogni cosa giusta per liberare l’Europa dall’occupazione abusiva organizzata a Bruxelles. La risposta alle polemiche siete voi: chi ha tradito l’Europa dei popoli e delle nazioni? L’hanno tradita le élite e i poteri forti che hanno occupato l’Europa in nome del dio denaro e dell’immigrazione fuori controllo. L’hanno tradita i Macron, le Merkel, i Juncker, i Soros“.

“La scelta è tra le piazze e i comitati d’affari nelle stanze”

Il Pd – è l’attacco di Salvini – fa i convegni al chiuso, con i commissari Ue. La scelta quindi è tra le piazze e i comitati d’affari nelle stanze. Noi siamo l’Europa di Benedetto XVI, che parlava di incontro di diverse civilità. Chi nega le sue radici è un traditore e non costruisce nessun futuro. Altrimenti rischieremmo di spalancare le porte a quella Eurabia di cui parlava Oriana Fallaci, madre di quell’Europa che sta rinascendo”.

“Non possiamo accogliere il diverso se dimentichiamo chi siamo”

“Non possiamo accogliere il diverso se dimentichiamo chi siamo” – sottolinea il leader della Lega, che cita il cardinale africano Robert Sarah, il quale ha scritto che “bisogna fare di tutto perché tutti gli uomini possano restare nel Paese dove sono nati. Ebbene, a papa Francesco che ha chiesto di ridurre i morti nel Mediterraneo, rispondo che lo stiamo facendo con orgoglio e spirito cristiano. La politica delle porte aperte e dei porti aperti ha causato tra il 2015 e il 2018 quasi 15 mila tra morti e dispersi. La nostra politica di rigore e solidarietà per chi merita ha fatto scendere la cifra a meno di mille morti. Stiamo salvando vite”.

“Stasera in tv vedrete l’ennesima nave Ong che vuole entrare in Italia. Ma noi diciamo no”

Poi Salvini ha citato la Sea Watch che ha violato le disposizioni del Viminale entrando in acque italiane: “Stasera in tv a casa vedrete l’ennesima nave Ong che disubbidisce. Noi abbiamo fatto scendere neonati e malati, da quella nave. Perché la vita è sacra. Ma a quella nave di gente complice degli scafisti, pagati dai Soros di turno, diciamo no, non nel mio Paese. Se riaprissimo i porti come vuole qualcuno in Parlamento e spero non al governo tornerebbero a morire migliaia di perosne. In Italia e in Europa si arriva con il permesso. Chi vota Lega il 26 maggio, se la porterà ad essere anche primo partito europeo faremo in modo che in Europa non entrerà più nessuno senza permesso”.

“Discendenti degli emigrati italiani sono i benvenuti: questa è l’immigrazione che vogliamo”

Invece, sottolinea Salvini, “i discendenti degli italiani emigrati nel mondo sono benvenuti se volessero tornare a casa. Questa è l’immigrazione che vogliamo. Libertà e vittoria sono a portata di mano: Europa delle nazioni, della democrazia, dove dovrà tornare centrale il Parlamento europeo, unico organismo liberamente eletto. Basta con le decisioni prese in qualche ufficio di nascosto a Bruxelles o in Lussemburgo”.

“Possiamo lasciare a casa la sinistra dopo anni di disastri”

Salvini è sicuro: “In Parlamento potremo vincere e lasciare a casa la sinistra dopo anni di disastri. E con loro lasciare a casa le élite contro i popoli, i comitati d’affari contro i lavoratori, i banchieri contro i risparmiatori, i pochi che guadagnano tanto con queste leggi europee contro i tanti che stanno perdendo tutto. Sì, siamo come Davide contro Golia, ma la storia insegna che i piccoli se determinati sconfiggono i poteri forti, anche se son pieni di soldi e di arroganza”.

“Altro che spread, pensiamo ai milioni di disoccupati”

Il 26 maggio andiamoci a prendere l’Europa, andiamo a cambiarla, da cima e fondo. Usciamo dalla gabbia”, così il leader della Lega esorta la piazza. “Il dibattito tv italiano è piccolino: spread, mercati. I veri problemi sono i 5 milioni di poveri in Italia, i 20 milioni di dosccupati in Europa. Ci hanno abituati a pensare che questo sia normale, che non esiste un mondo diverso, ma noi siamo un pacifico esercito di matti che sta salvando il futuro dei nostri figli. Questa Europa aumenta le tasse. La Lega al governo è garanzia che non aumenterà neanche di un centesimo nessuna di queste tasse.

“Il 15% di tasse, non una lira di più”

“Non mollerò finché ciascuno in Italia non pagherà il 15% di tasse. Non una lira di più. Non solo non una tassa di più ma dateci forza e il coraggio per abbassarle. Perché volere è potere”, assicura Salvini, citando Trump che con coraggio abbassa le tasse per rilanciare l’economia Usa. “E’ l’unico modo per rilanciare lavoro. L’Italia è un Paese con 60 milioni di persone per bene. Gli estremisti sono quelli della speculazione, della disoccupazione, il 26 maggio possiamo compiere la rivoluzione del buon senso“.

“Presenteremo la Carta dei diritti dei popoli europei”

Infine il leader della Lega annuncia che “abbiamo preparato la Carta dei diritti dei popoli europei. Sarà il primo documento che la Lega e l’Alleanza dei popoli e delle nazioni di cui facciamo orgogliosamente parte presenteranno al Parlamento europeo. Stiamo scrivendo la storia. Prima ci hanno ignorato, ci hanno deriso, poi combattuto. Il 26 maggio possiamo riprenderci l’Europa. Viva l’Italia, viva la libertà, viva l’Europa dei popoli e delle nazioni”. Così Salvini, dopo gli interventi, tra gli altri, dell’olandese Geert Wilders, del tedesco portavoce di AfD, Jeorg Meuthen e della francese Marine Le Pen, conclude il suo intervento tra gli applausi in una piazza gremita da circa 100 mila persone nonostante la pioggia.

Adolfo Spezzaferro

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