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Sanatoria immigrati, opposizione all’attacco: “Follia ideologica, milioni di italiani senza lavoro”

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 13 mag – La regolarizzazione degli immigrati, tanto voluta dal ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova di Italia viva (appoggiata anche da Pd e LeU) da aver minacciato le dimissioni in caso di mancato accordo e inizialmente contestata dai 5 Stelle – che alla fine si sono arresi e hanno detto sì – è un’operazione puramente ideologica. Una follia che calpesta il diritto al lavoro di tanti italiani in nome di un immigrazionismo tipico della sinistra, che mette al primo posto i clandestini. Ecco perché le opposizioni vanno all’attacco della maggioranza giallofucsia, annunciando battaglia contro la sanatoria degli immigrati.

Salvini: “Ci sono milioni di italiani in cerca di un lavoro”

Da una parte si vuole premiare chi non rispetta le regole, mentre per noi vanno premiati quelli che le rispettano”, va all’attacco il leader della Lega Matteo Salvini, intervistato a LaC news 24, sottolineando che “ci sono milioni di italiani in cerca di un lavoro, come tanti immigrati in regola, che lo cercano“. Gli fanno eco i senatori leghisti in commissione Agricoltura: “L’accordo raggiunto tra tutte le forze politiche che compongono questo indegno governo sulla sanatoria degli irregolari da inserire nel settore dell’agricoltura ha il sapore dell’offesa verso quegli italiani che, con le loro storie, con la loro fatica, hanno fatto e faranno grande un comparto che è il motore della nostra economia. Questo ministro e questo governo si sono dimenticati di quanti lavorano in silenzio, che nulla chiedono e che niente ricevono in cambio”, fanno presente il predecessore della Bellanova al dicastero dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio, Gianpaolo Vallardi e Giorgio Maria Bergesio. “Anziché pensare ai clandestini servono subito provvedimenti efficaci: reintroduzione dei voucher nel settore e riduzione del costo del lavoro per le aziende coinvolte come, inascoltate, hanno chiesto le associazioni di categoria. La smetta, il ministro, di cercare soluzioni che non servono al settore: ascolti chi ha a cuore l’agricoltura, se non ce la fa può sempre lasciare”, concludono i senatori della Lega.

Meloni: “Regolarizzazione follia ideologica”

Giorgia Meloni accusa i giallofucsia di “follia ideologica”. “Fratelli d’Italia è il primo partito ad aver posto la questione della raccolta dei campi sin da marzo e proponemmo la reintroduzione dei voucher ma c’è stato detto di no”, ricorda la leader di FdI. “Perché si vuole impedire agli italiani di lavorare nei campi?“, è l’accusa della Meloni a L’aria che tira su La7, ribadendo il netto no alla regolarizzazione degli immigrati. “Il governo – sottolinea – sta affrontando la questione in modo ideologico: la regolarizzazione è una follia ideologica. Mi pare una questione ideologica Bellanova che minaccia dimissioni perché non regolarizziamo gli immigrati, ma non le minaccia perché gli italiani non hanno la cassa integrazione”, chiosa la Meloni puntando il dito contro la renziana.

Bernini: “Intesa su migranti non risolve i problemi del mondo agricolo”

Anche Anna Maria Bernini di Forza Italia sottolinea come “l’intesa raggiunta sulla regolarizzazione dei migranti non risolve i problemi del mondo agricolo: si sono perse settimane in campagne demagogiche, prendendo a pretesto l’agricoltura per una ingiustificata sanatoria di 600mila irregolari, e anche il compromesso raggiunto nel governo è totalmente inutile per le imprese”. Il tempo stringe, avverte la presidente dei senatori di FI: “I raccolti non aspettano i tempi della regolarizzazione, vanno fatti subito per non procurare ulteriori danni. Le misure necessarie sono due: la semplificazione dei voucher agricoli per consentire a cassintegrati, pensionati e percettori del reddito di cittadinanza, oltre ai ventimila italiani che ne hanno già fatto richiesta di poter lavorare nei campi, e l’apertura immediata dei corridoi verdi per consentire agli immigrati stagionali di tornare”.

Il dato politico è che i giallofucsia hanno tenuto in ostaggio gli aiuti per famiglie e imprese perché spaccati su una sanatoria che non solo non aiuta gli italiani ma anzi li danneggia.

Adolfo Spezzaferro

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