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Sequestrata e stuprata da un macedone, si salva grazie a Whatsapp

by Lorenzo Zuppini
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Pisa, 14 nov – Una vera e propria casa dell’orrore è stata scoperta a Pisa. Qui, una 29enne moldava, arrivata in Italia per fare la badante, è stata tenuta prigioniera per due settimane da un 54enne di origine macedone. Quindici giorni di terrore, fatto di abusi sessuali, botte, droga.
La donna era rimasta senza lavoro dopo la morte dell’anziana signora di cui si prendeva cura. Il moldavo l’ha avvicinata una sera di fine ottobre, dopo averla vista da sola e un po’ spaesata alla stazione dei treni di Pisa. Le ha offerto aiuto e si è dimostrato gentile. Lei si è fidata. Quando si è resa conto di chi aveva davanti era ormai troppo tardi. L’uomo l’ha portata in un appartamento di un palazzo della periferia di Cisanello, in provincia di Pisa, e l’ha costretta a ubriacarsi, ad assumere droghe, l’ha picchiata e poi l’ha stuprata. Infine la minaccia di morte. Un incubo durato due settimane, durante le quali la donna è stata costretta a vivere in mezzo ai rifiuti, su un materasso gettato terra. Approfittando di un momento di distrazione del suo aguzzino, però, la moldava è riuscita a inviare un messaggio whatsapp all’ex fidanzato, con una foto del suo viso con i segni delle percosse e del luogo dove era stata segregata.
Immediata la segnalazione alle forze dell’ordine, che sono riusciti a risalire alla vittime mediante la localizzazione del suo cellulare. Hanno seguito i movimenti, individuando la donna in stazione insieme al moldavo: se l’era portata dietro mentre andava a riscuotere dei soldi. La polizia li ha fermati e ha chiesto conto alla donna dei lividi sul suo viso, anche se per paura del suo aguzzino ha raccontato il suo incubo solo dopo essere stata portata al sicuro in commissariato.
Il 54enne moldavo è stato arrestato in flagranza per il delitto di sequestro di persona e contestuale fermo di indiziato di delitto per il reato di violenza sessuale aggravata. Dopo l’arresto la perquisizione della casa degli orrori, dove era presente un trentenne marocchino, immigrato irregolare e senza fissa dimora, che è stato indagato a piede libero per il reato di sequestro di persona in concorso. Era lui, ad avere il compito di sorvegliare la donna, impedendole di scappare.
Anna Pedri
 
 

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Orrore per una 29enne a Pisa: narcotizzata, pestata e stuprata per 15 giorni da un immigrato dell'est - Riscatto Nazionale 14 Novembre 2018 - 11:11

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Roberto 14 Novembre 2018 - 12:56

Articolo scritto con i piedi. Questo criminale prima è macedone, poi diventa moldavo. Non fate nemmeno una revisione del testo e vorreste pure i soldi. Andiamo bene.

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