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Sgarbi bastona il centrodestra: “Giletti e Bertolaso? Candidature ridicole, manca solo Zalone”

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 21 ott – “Giletti e Bertolaso? Candidature ridicolepotevano chiamare anche Zalone…”. E’ durissimo il giudizio di Vittorio Sgarbi sui nomi che girano nel centrodestra per i papabili alle elezioni della prossima primavera. “Io ho presentato la mia candidatura a sindaco di Roma, non dipendo da nessuno e vado avanti…”. “Con il patrimonio artistico di Roma che potrebbe essere rilanciato, il centrodestra evidentemente presume che Giletti e Bertolaso possano fare più di me. Io comunque vado avanti, non escludo l’appoggio ad un altro candidato se avesse capacità superiori alle mie”, dice Sgarbi.

“Calenda? Sta al Pd come Toti a Berlusconi”

L’attuale sindaco di Sutri e parlamentare di lunga data commenta anche la discesa in campo dell’ex ministro dem allo Sviluppo economico Carlo Calenda, oggi leader di Azione: “Calenda? Ha tentato di autonomizzarsi dal Pd, ma è una specie di caricatura di Toti, Calenda sta al Pd come Toti sta a Berlusconi, se andrà da solo, secondo me prenderà il 4%“, è il pronostico impietoso di Sgarbi ai microfoni di L’Italia s’è desta, su Radio Cusano Campus. “Io non ho bisogno di nessun partito, io sono stato in Parlamento prima di Berlusconi, io non ho complessi di superiorità, sono superiore senza complessi”, aggiunge.

“Nomina Anci? Cambio di atteggiamento della sinistra”

Poi il critico d’arte commenta la sua nomina a responsabile Anci per la valorizzazione dei beni storici e culturali: “La prima cosa che farò? Invierò una lettera a tutti gli assessori delle diverse città, proponendo iniziative legate alla musica, alla cultura, con uno sguardo particolare al coordinamento di mostre e eventi”. Una nomina, precisa il candidato sindaco a Roma, che è “un segno di riconoscimento per un’attività senza paragoni. E per la prima volta la cultura viene lasciata a una persona indipendente, come assessore degli assessori, e ciò indica anche un mutamento di costume e un cambio di atteggiamento psicologico della sinistra che non mette le sue pedine…”.

La nomina voluta dal presidente Anci Decaro è stata duramente criticata dal M5S, che condanna l’atteggiamento di Sgarbi nei riguardi delle restrizioni anti-coronavirus, a partire dall’obbligo della mascherina. Virus che prima o poi sparirà, fa presente il critico d’arte: “Intanto si può programmare, e tanto, per la primavera, quando saremo usciti dall’emergenza e quando – conclude rivolto a chi lo attacca – avranno avuto il loro vaccino e potranno a lui inginocchiarsi“. A quel punto il critico d’arte potrà realizzare i suoi progetti.

Adolfo Spezzaferro

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