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Silvia Romano è viva, ma costretta a indossare il niqab. Liberazione forse imminente

by Lorenzo Zuppini
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Milano, 30 nov – Silvia Romano, la cooperante rapita in Kenya, si troverebbe nella foresta. I suoi rapitori, inoltre, l’avrebbero costretta a indossare il niqab, il velo integrale islamico per non far riconoscere la giovane. Pare che il gruppo che ha rapito Silvia sia braccato e che sia assai difficile per loro raggiungere la Somalia.
Di Silvia, giovane cooperante milanese in forze presso la onlus Africa Milele, si sono perse le tracce il 20 novembre scorso, quando un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione nel villaggio dove la volontaria abitava. Secondo una testimonianza i rapitori di Silvia Romano volevano un riscatto-lampo. Inizialmente hanno fatto irruzione in casa e hanno cercato i soldi, che non hanno trovato. Pare che qualcuno del gruppo abbia detto di lasciare libera la donna, vista la situazione, ma altri si sono rifiutati. Inoltre, da quanto è stato raccontato da un testimone di quei drammatici minuti “Silvia piangeva disperata, invocava aiuto mentre la trascinavano via. Erano almeno in 4, quelli del commando, li abbiamo seguiti, ma hanno iniziato a sparare per tenerci fuori dalla loro portata. Noi avevamo solo i coltelli”. I sequestratori hanno seminato il panico, ma sono scappati con Silvia, senza compiere una strage. Per questo motivo la pista degli al Shabaab, che inizialmente aveva preso piede, è stata abbandonata.
Si pensa che i rapitori appartengano alla tribù degli Orma, musulmani di origini somale. Nella foresta sono state trovate le treccine di Silvia. Almeno questo è quello che riferiscono alcune fonti di stampa locale. La polizia per ora ha posto una taglia sui rapitori di poco meno di 10 mila dollari, e avrebbe identificato tre sospetti: Ibrahim Adan Omar, Yusuf Kuno Adan e Said Adan Abdi. Nei giorni scorsi era stata arrestata la moglie di uno di loro, sorpresa a parlare al telefono con il marito.
Secondo alcune indiscrezioni il rilascio di Silvia sarebbe vicino, anche se nessuno si sente di confermare questa notizia. L’intelligence italiana si avvale dell’aiuto dei militari locali, e di alcuni residenti della zona, che hanno affermato di aver visto Silvia con i sequestratori. Aveva addosso un niqab che lasciava scoperti solo gli occhi. E per mimetizzare il colore bianco della sua pelle le avrebbero messo della terra su viso e mani.
Anna Pedri
 
 

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