Roma, 3 mar – Lo sganciamento dalla realtร della sinistra globale, e italiana in special modo, รจ un tema ormai trito e ritrito, eppure non smette mai di sorprendere. Prendiamo il corteo di ieri a Milano: โPeopleโ (il richiamo al popolo, a quanto pare, cessa di essere pericolosa tentazione plebiscitaria e autoritaria, se lo si pronuncia in inglese), una manifestazione antirazzista contro le politiche del governo, a suon di โapriamo i portiโ, โrestiamo umaniโ e cosรฌ via. Ora, complici anche le primarie del Pd di oggi che sembrano stiano registrando un buon afflusso di votanti, in quei lidi sono tutti ringalluzziti.
Il mantra “la sinistra riparta da…”
ร tutto un: โLa sinistra riparta dalla manifestazione di Milanoโ. Si potrebbe scriverci un libro, con tutti i โla sinistra riparta da…โ. In questo caso, perรฒ, la riflessione รจ particolarmente surreale. Se la sinistra ha da ripartire dalla manifestazione di Milano, infatti, le basta stare ferma: quella sinistra c’รจ giร , c’รจ sempre stata. ร la sinistra delle adunate oceaniche contro i primi governi Berlusconi, la sinistra che ha assistito incredula al dilagare dei grillini, quella che ha fatto da spettatrice alla crescita esponenziale di Salvini. La sinistra รจ sempre stata capace di fare queste cose: mobilitare il suo esercito di associazioni e Ong, partiti e sindacati, vippume e immigrati, e anche, per caritร , quella quota residua di consenso che le rimane. Ha sempre saputo fare le manifestazioni di piazza, i cortei, le marce solidali. Le sa fare globalmente meglio della destra, perchรฉ ha meccanismi organizzativi piรน rodati e un elettorato piรน pronto alla mobilitazione, oltre a un sistema mediatico piรน indulgente (scordatevi una piazza riempita dal Pd sottoposta ai complicati calcoli planimetrici cui venne sottoposta la piazza del Popolo salviniana). Lo hanno sempre fatto e continueranno a farlo. Eppure, se scriviamo โpeopleโ in italiano, scopriamo che quel popolo le ha sempre piรน voltato le spalle, anche e soprattutto sul tema dell’immigrazione, che era il focus del corteo di ieri.
La stagione renziana
Varrebbe anche la pena di ricordare che l’ultima novitร vista a sinistra, l’ultimo progetto che ha suscitato del consenso vero, maggioritario, e ha pure ottenuto risultati importanti alle urne, รจ stata la stagione renziana, cioรจ una sinistra meno sensibile al riflesso pavloviano antifascista e capace di esprimere un ministro โlegge e ordineโ come Marco Minniti, l’uomo del codice di condotta contro le Ong. Renzi e i suoi si sono poi avvitati nelle loro contraddizioni interne e nella loro stessa boria, ma il dato politico resta significativo. Lo stesso Beppe Sala, che ieri gongolava in mezzo alla carnevalata milanese, qualche mese fa aveva candidamente ammesso che sull’immigrazione la sinistra aveva sbagliato tutto, lasciandosi anche andare a considerazioni politicamente scorrette sulla possibilitร di assimilare gli immigrati africani. Che ne รจ stato, di quelle suggestioni? Buttate a mare, meglio godersi il corteo e pascersi nella certezza di essere โl’Italia miglioreโ. Contenti loro.
Adriano Scianca
2 comments
La ignobile carnevalata milanese con i suoi ridicoli, falsi ed insignificanti partecipanti ha messo ancora una volta in evidenza come questo mondo comunistoide sia totalmente scollegato dalla realtร ed abbia in odio gli Italiani…….
Le deiezioni del mio criceto hanno maggiore nobiltร e valenza culturale.
Bravo, bell’articolo, sempre luciee ragionevole.