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Soldi di Chavez al M5S, opposizione all’attacco: “Subito commissione d’inchiesta”

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 15 giu –  Soldi in nero dal regime di Chavez per finanziare l’allora nascente Movimento 5 Stelle. Lo scoop del quotidiano spagnolo Abc scatena un terremoto che scuote l’intera scena politica italiana. Dal canto suo, il figlio di Casaleggio – destinatario nel 2010 dei 3,5 milioni di dollari di Chavez secondo un documento top secret dei servizi segreti venezuelani pubblicato da Abc – bolla lo scoop come “totalmente falso. E’ una fake news uscita più volte, l’ultima nel 2016. Dalle smentite ora passeremo alle querele“, annuncia Davide Casaleggio. Ma ormai la bomba è sganciata. In attesa che il governo venezuelano chiarisca la vicenda – per adesso, non ha risposto alle domande di Abc sul presunto finanziamento illecito – dall’opposizione (e non solo) arriva la durissima condanna contro il M5S, in effetti da sempre su posizioni filo-venezuelane e da ultimo schierato con il presidente Maduro (ex braccio destro di Chavez) contro Guaidò, il presidente ad interim del Paese sudamericano. Il governo Conte deve rendere conto di questa accusa gravissima che investe il partito di maggioranza relativa nell’alleanza giallofucsia, smentirla ufficialmente e in modo credibile facendo chiarezza sulla vicenda.

Crimi: “Fake news ridicola e fantasiosa. Valuteremo se adire alle vie legali”

Dal canto suo, il capo politico del M5S Vito Crimi respinge ogni accusa: “Quella dei presunti finanziamenti del Venezuela al Movimento 5 Stelle è una fake news semplicemente ridicola e fantasiosa. Sulla questione non c’è altro dire. Certamente non ci lasciamo distrarre da certe sparate o intimidire da quei partiti e poteri che già le stanno cavalcando per cercare di indebolire la nostra posizione di baluardo a tutela degli interessi dei cittadini. Per il resto, valuteremo se adire alle vie legali“.

L’alleato Pd nicchia

Nel Pd, il capogruppo dem alla Camera Graziano Delrio preferisce non commentare “indiscrezioni giornalistiche di cui non abbiamo contezza della veridicità”. Ai microfoni di 24Mattino su Radio 24, aggiunge: “Cerchiamo di fare insieme il bene di questo Paese. Ogni partito ha le sue dinamiche, i suoi rapporti e le sue relazioni“. Non la pensa come lui il senatore Pd Tommaso Nannicini: “Abbiamo chiesto chiarezza a Salvini sui rubli di Putin. Vogliamo la stessa chiarezza da Di Maio, Casaleggio & co sui soldi dalla dittatura venezuelana. La democrazia italiana non è in vendita”, scrive su Twitter.

Fratelli d’Italia: “Subito commissione d’inchiesta parlamentare”

Ma l’opposizione tutta e alcuni alleati dei 5 Stelle nella maggioranza giallofucsia chiedono chiarezza sulla vicenda e che il governo informi subito il Parlamento sull’accaduto. Le rivelazioni di Abc (sempre che il documento top secret sia vero) “gettano un’ombra pesantissima sul Movimento 5 Stelle, sulle sue inquietanti relazioni internazionali e sulla politica di subalternità totale che, una volta al governo, il M5S ha adottato nei confronti del regime venezuelano. Una linea che Fratelli d’Italia ha più volte denunciato in tutta la sua gravità perché ha isolato l’Italia sul piano internazionale e ha impedito all’Unione europea di riconoscere all’unanimità e il governo legittimo di Juan Guaidò”. Così in una nota il responsabile Esteri di FdI e capodelegazione al Parlamento Ue, Carlo Fidanza e il capogruppo FdI in commissione Esteri alla Camera, Andrea Delmastro. “Ora vogliamo vederci chiaro. Vogliamo sapere cosa hanno da dire il ministro degli Esteri Di Maio e i vertici del M5S, ma vogliamo ancora di più sapere se l’ipotizzato flusso illegale di denaro c’è stato e se è continuato nel corso degli anni rafforzando il legame incestuoso tra il regime venezuelano e i grillini, che da tempo denunciamo. E per questo vogliamo che venga istituita immediatamente una commissione d’inchiesta parlamentare per far luce sui condizionamenti del regime di Maduro verso la politica italiana. E chiediamo alla maggioranza, quantomeno alla parte che sembra meno incline a ricevere soldi dal dittatore, di aiutarci a calendarizzare immediatamente la risoluzione di Fratelli d’Italia per il riconoscimento del governo legittimo di Guaidò“, è la richiesta di FdI che coglie l’occasione per “incastrare” gli alleati dei grillini.

Lega: “Chiederemo ampliamento audizioni in commissione Esteri sulla vicenda”

Anche la Lega va all’attacco. “Se le accuse fossero vere, oggi troveremmo finalmente le risposte ai nostri dubbi sulla politica estera nazionale a trazione grillina e la scelta di campo del M5S di appoggiare il regime autoritario di Maduro in Venezuela. Dalle stelle alle stalle. Mi auguro – dichiara Severino Nappi – che la magistratura italiana faccia al più presto luce sull’intera vicenda che, se trovasse conferma, sarebbe davvero gravissima”. “Il M5S chiarisca immediatamente. Non sappiamo e forse non sapremo mai se è vera la notizia che il M5S sia una dependance dei dittatori Chavez e Maduro. Sappiamo però che il M5S ha appoggiato Maduro contro il popolo venezuelano“, gli fa eco la deputata Vannia Gava. “E’ nell’interesse di tutti, in primis del Movimento, fare chiarezza in profondità e con la massima celerità. La Lega ha da sempre una posizione cristallina e di estrema condanna sulla situazione in Venezuela e sulla figura del suo dittatore Maduro; pretendiamo la stessa trasparenza da chi è al governo e gestisce la politica estera del nostro Paese”. Cosi il senatore della Lega Tony Iwobi. “Il M5s chiarisca. Su questa brutta faccenda chiederemo un ampliamento delle audizioni in commissione Esteri della Camera dove questa settimana inizierà l’indagine conoscitiva sulle eventuali interferenze estere nel sistema delle relazioni internazionali del nostro Paese”, annunciano i deputati della Lega Paolo Formentini, vicepresidente della commissione Affari esteri della Camera, ed Eugenio Zoffili, capogruppo Lega in III commissione.

Forza Italia: “Interrogazione urgente in Ue”

“Grazie al questo documento segreto pubblicato da Abc si comprende l’atteggiamento del governo italiano sul Venezuela e Maduro. Presenterò un’interrogazione urgente a Borrell per sapere chi in Europa e per quanto tempo ha ricevuto finanziamenti illeciti dal regime venezuelano”. Lo scrive su Twitter l’ex presidente del Parlamento europeo e vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani. La presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, fa presente che se la notizia dovesse essere confermata “saremmo di fronte a un’intollerabile interferenza straniera che avrebbe pesantemente condizionato la politica italiana dell’ultimo decennio. Invece di perdere altro tempo con gli Stati generali, il governo venga subito in Parlamento a riferire su quello che si configurerebbe come un vero e proprio sabotaggio alla nostra democrazia“.

Italia Viva: “M5S chiarisca attivismo in Europarlamento a favore di Maduro”

Tra gli alleati della maggioranza giallofucsia, l’europarlamentare di Italia Viva Nicola Danti definisce la vicenda “inquietante. Non si può fare certo finta di niente. Il M5S chiarisca subito, anche alla luce dell’attivismo in Europarlamento a favore del regime di Maduro“, scrive su Twitter. “E’ opportuno che il Movimento 5 Stelle smentisca al più presto questa vicenda che, se fosse confermata, metterebbe in imbarazzo non solo il loro partito ma l’intero governo italiano“, fa presente il collega di partito Sandro Gozi, deputato europeo di Renew Europe.

+Europa: “Governo sospenda Stati generali e chiarisca”

“L’accusa di finanziamento non dichiarato al M5S dal Venezuela è gravissima. Il governo sospenda gli Stati generali per consentire a Conte, Di Maio e ai ministri M5S di chiarire la situazione e smentire che l’amicizia con Caracas abbia mai comportato alcun tipo di finanziamento direttamente o tramite Casaleggio”. A chiederlo, con un post su Twitter, è il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova.

Adolfo Spezzaferro

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