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Soumahoro si gioca il jolly del razzismo: “Essere neri in Italia รจ difficile”

by Stelio Fergola
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Roma, 11 gen – Aboubakar Soumahoro ora gioca il jolly, ovvero il razzismo. D’altronde, quando non si hanno piรน argomenti, รจ la carta vincente. L’unica, disperata, nel tentativo di smuovere un universo politicamente corretto che l’ha abbandonato in tempi record, considerata anche la cultura ideologica che rappresenta.

Soumahoro, ecco il jolly: il razzismo

Il deputato ha giร  lasciato l’Alleanza Verdi-Sinistra Italiana degli allegri compari Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Ma ora va oltre, e si gioca tutto con l’arma segreta di ogni sinistrato progressista che si rispetti: il razzismo. Il nostro Aboubakar, insomma, non sa piรน che pesci prendere. E allora la discriminazione rimane l’ultima opzione disponibile prima dell’oblio. Del resto, cosa si puรฒ mai fare quando perfino chi ti ha sponsorizzato in ogni modo ti lascia, metaforicamente, a piedi?

Nel corso di un’intervista al Riformista, riportata da Tgcom24, l’eroe che nessun lavoratore vorrebbe come suo difensore sentenzia: “In questo Paese pesa molto essere neri. Rende tutto molto piรน complicato, e lo sappiamo non lo scopriamo oggi”. Aggiungendo che “prendere coscienza รจ urgente. E ancor di piรน lavorare alle leggi di civiltร  che mancano”. Insomma, la “coscienza”, la soliderietร , il razzismo, la discriminazione, l’occhio della madre, la carrozzella col bambino (citazioni fantozziane a questo punto sono d’uopo).

Aboubakar contro tutti

Soumahoro in questi giorni si รจ scatenato e ne ha avute per tutti: ex alleati, giornalisti, l’Italia intera. Oltre al jolly razzismo, il deputato ha puntato molto sul fatto di non essere ancora indagato, ovviamente. Deviando pure in modo clamoroso dalle domande che cronisti come Alessandro Sallusti gli hanno posto in diretta, nel corso della trasmissione diMartedรฌ, circa la “incredibile” inconsapevolezza delle “questioni familiari” del presunto salvatore di lavoratori e braccianti. Anche lรฌ lanciando il solito piagnisteo: “Fin quando i neri vivono nelle baraccopoli va bene”. In ogni caso, lo spettacolo, nella sua tristezza, รจ piuttosto divertente. Un paradosso curioso ma caratteristico delle peggiori figuracce: culturali, mediatiche, politiche o sociali che siano. Forza Aboubakar, non siamo con te ma siamo curiosi di vedere a cos’altro ti aggrapperai.

Stelio Fergola

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3 comments

Michele A. 11 Gennaio 2023 - 12:37

Invito la redazione ad ignorare questo clown dall’esorbitante nonchรฉ immeritato stipendio almeno fino a quando inizierร  il processo a moglie e suocera.
Non se ne puรฒ proprio piรน…………..

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fabio crociato 11 Gennaio 2023 - 1:21

Ha altre carte: pentirsi, sputare sulla sua famiglia e partecipare a qualche reality-show per riempire gli intertempi della propaganda acriticamente servile al sistema. Un poker da vermi.

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Mario Mercanti 12 Gennaio 2023 - 12:12

Ma questo sarebbe un articolo di giornale?

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