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Svezia, niente concerto per uomini etero: tutti potenziali stupratori

by Cristina Gauri
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Stoccolma, 3 set – “Vietato l’ingresso ai maschi cisgender”. Lo Statement Music Festival tenutosi qualche giorno fa a Gotheborg, in Svezia, verrà ricordato come la prima kermesse musicale al mondo ad avere avuto come peculiarità il ban degli uomini, nati biologicamente tali, e che si identificano nel sesso assegnatogli alla nascita (questo il significato di “cisgender”). Uomini normali, quindi. Il motivo di questa decisione è da ricercare nella interminabile scia di stupri e molestie che sempre più frequentemente, da anni, accompagna gli eventi come festival, raduni e street parades nel paese scandinavo. Ed è noto come le cause di questa escalation siano ascrivibili alle politiche migratorie suicide operate dalla Svezia e dal fallimento di qualsiasi tentativo di integrazione tra la cultura allogena e quella locale, in primis per quanto riguarda il rispetto della donna.
L’idea di un festival per sole donne e persone transgender nasce dalla mente della comica svedese Emma Knyckare, a seguito degli stupri avvenuti al festival di Bravalla nel 2016 e 2017. L’evento è stato finanziato attraverso una vasta operazione di crowd-funding che ha fruttato oltre 300mila donazioni. “L’intera area è priva di uomini cisgender”, ha dichiarato la Knyckare. “Lo staff del festival, dagli artisti ai tecnici, agli addetti al catering, è costituito esclusivamente da donne e persone transgender e non-binarie”.
La comica svedese ha altresì dichiarato che il festival è una “reazione” al problema degli stupri e delle molestie agli eventi musicali, “non una soluzione”. “Apparentemente certi uomini non sono in grado di comportarsi civilmente. È una vergogna”, hanno affermato gli organizzatori del festival di Bravalla, la cui edizione del 2018 è stata cancellata per l’impossibilità di far fronte al problema delle violenze sessuali. Ovviamente nessuno si è premurato di specificare quale fosse la percentuale di “nuovi svedesi” colpevoli di questi disgustosi crimini.
Cristina Gauri

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7 comments

alessandra 3 Settembre 2018 - 9:05

“Lo staff del festival, dagli artisti ai tecnici, agli addetti al catering, è costituito esclusivamente da donne e persone transgender e non-binarie” non mi pare una gran soluzione al problema chiudersi nella riserva da sole

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Cesare 3 Settembre 2018 - 10:09

In Svezia gli stupratori sono in maggioranza immigrati e i media dei massoni della dittatura finanziaria lo nascondono alla popolazione! Adesso quei poveri maschi svedesi convinti a farsi invadere da questi globalistii si trovano a non poter partecipare a eventi! Quando si dice un popolo al capolinea!! E stiamo attenti che lo vogliono fare anche da noi l’esperimento sociale della demolizione finale del maschio, già ampiamente avanti, per non avere nessuno che si opponga in maniera virile alla dittatura finanziaria apolide e schiavista

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Fabrizio 3 Settembre 2018 - 10:33

E quegli 80.000 immigrati che hanno accolto????….tutti fuori a masturbarsi????….od ammessi travestiti da transgender????
Svegliatevi…..il prossimo 9 settembre, in cabina elettorale!!!!!!!

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blackwater 4 Settembre 2018 - 10:15

mah.
mi hanno chiamato fassista,rassista,nasionalista,omofobista ed anche “analfabeta funzionale”,ma ‘sta robba che potevo anche essere un CISGENDER davvero mi mancava.
comunque dopo il mitico TERMINATOR e gli eroi del film TRANSFORMERS ecci salire al proscenio i temibili CISGENDERS !

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alessandra 4 Settembre 2018 - 2:30

tutti con la tutina colorata come i power rangers?

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angelo 4 Settembre 2018 - 7:59

Ma per picere vadano a cagare….io non sono un ciscoso sono un Maschio, e come diceva la mia povera nonna questi sono degli invertiti malati dentro…

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Commodo 8 Settembre 2018 - 8:53

Una volta i busoni tacevano… O venivano curati e schedati… Il mondo alla rovescia!… Vallo a dire a negracci arabazzi & zigagnoni che sono dei cis… Cosa?!?…

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