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Tav, scoppia il caso Ponti: dà ok a opera per Ue ma la boccia per Toninelli

by Ludovica Colli
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Roma, 8 mar – Mentre Lega e M5S sono ai ferri corti sulla Tav (tanto che si rischia una crisi di governo), scoppia il caso di Marco Ponti, che boccia la Torino-Lione nell’analisi costi-benefici del Mit ma la promuove in uno studio Ue.

Il report della Commissione europea di 116 pagine (come rivelato dal Tg La7), dà infatti il via libera all’opera, calcolando i vantaggi del corridoio Mediterraneo di cui fa appunto parte la Torino-Lione.

Il dossier è stato redatto da numerosi ricercatori di varie nazionalità tra cui la Trt trasporti e territorio, la società milanese di cui Marco Ponti è presidente.

Ebbene, questa azienda è la stessa che ha redatto l’analisi costi-benefici per conto del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e su cui si è basato il giudizio negativo del titolare del dicastero, il pentastellato Danilo Toninelli.

Salini: “Due padroni, due risultati diversi”

“Lo studio voluto dall’Europa contraddice l’analisi costi e benefici sulla Tav della commissione Ponti. Ma la società dello stesso Ponti firma anche l’analisi positiva dell’Europa. Insomma: due padroni, due risultati diversi, ma dove siamo? Su Marte?”, fa presente Massimiliano Salini, europarlamentare di Forza Italia e componente della commissione Trasporti di Strasburgo.

Bernini: “Ci mancavano dottor Ponti e mister Hyde”

“Chiediamo al premier Conte, che ieri ha detto di aver basato le sue valutazioni negative proprio sul lavoro della commissione Ponti, se non ritenga utile prendere subito visione anche dello studio che il professor Ponti ha presentato all’Unione europea, magari esigendo qualche delucidazione sul perché arriva a conclusioni opposte. Dopo Toninelli, ci mancavano anche dottor Ponti e mister Hyde a completare questa farsa politica dell’assurdo“, è la dura critica della presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini.

Il ministero dei Trasporti si difende

“Lo studio non dice ‘va fatto’. Illustra i benefici ma non i costi. Non è firmato da Ponti. E i risultati sono coerenti con quelli dell’analisi costi-benefici: ad esempio il cambio modale indotto dal completamento di tutti i corridoi è marginale”, scrive invece su Twitter Francesco Ramella, membro della commissione costi-benefici della Tav.

“Lo studio riservato sul Corridoio Mediterraneo, commissionato dalla Ue e rivelato da La7, ha visto una partecipazione solo marginale della società Trt trasporti e territorio, presieduta dal professor Marco Ponti. Quest’ultimo, peraltro, non solo non ha firmato la ricerca, ma non ne conosce in alcun modo i contenuti”, precisano poi fonti del ministero dei Trasporti.

Ludovica Colli

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