L’ottimale maturazione delle uve in Italia è dovuta soprattutto agli effetti climatici, nel 2013 abbastanza buoni per l’uva tricolore e affatto favorevoli in regioni francesi fondamentali per la produzione del vino come il Bordeaux. Per la Coldiretti questi sono “gli effetti di un fine estate pazzo che ha determinato una rivisitazione in aumento della produzione nazionale dell’8 per cento mentre per quella francese la crescita è stata ridimensionata al 3,9 per cento rispetto ai 41,9 milioni di ettolitri del 2012”. Ecco spiegato dunque il sorpasso italiano. Non soltanto quantità però, a crescere è anche la qualità media dei vini italiani visto che oltre il 40% della materia prima sarà infatti destinata ai 331 vini Doc o Docg. Una ricerca dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini e dell’Università Politecnica delle Marche ha inoltre evidenziato che sulle riviste specializzate i vitigni autoctoni ottengono il 76% rispetto a quelli internazionali. Il Gallo Nero batte il galletto francese, prosit.
Eugenio Palazzini
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