Il tono con cui ha parlato del servizio di Striscia era simile a quello con cui una donna potrebbe raccontare uno stupro. Una sensibilità delicatissima, che fa a pugni con il toro infuriato, sboccato e cinico, ascoltato nei fuori onda incriminati: “Quello che mi sta succedendo è una cosa violentissima. Eppure stasera, con tutto l’odio che c’è contro di me, vengo qui a parlare di amore e di cose che questo Paese dovrebbe ritrovare. Io ho detto che voglio vivere in un Paese gentile, non gentile come me”. Un sano ritorno alla realtà, alle debolezze e alle rudezze umane, dopo lo scandalo, sarebbe stato il benvenuto, invece Insinna ha preferito restare su questo tono da predicatore, che era già fastidioso prima, figurarsi ora. E la “nana di merda che non parla”? Insinna ha ammesso di non aver neanche provato a contattarla, ma quando le hanno chiesto se, secondo lui, la concorrente insultata lo perdonerà, il presentatore ha replicato: “Mi ha perdonato Nostro Signore sulla croce”. Risposta degna di un assessore democristiano degli anni ’60, che ben rende l’idea del personaggio. Insomma, forse i fuorionda sono l’ultimo dei problemi.
Eppure la Rai non sembra aver intenzione di prendere le distanze. Il direttore di Rai1 Andrea Fabiano lo ha pure difeso pubblicamente: “Insinna non subirà sanzioni o richiami, ma sarà regolarmente nei palinsesti Rai della prossima stagione”. Secondo Dagospia a sorpresa potrebbe esserci addirittura un doppio impegno per Insinna per la prossima stagione televisiva. Insomma, una promozione. L’imprinting democristiano di mamma Rai è duro a morire, a quanto pare.
Adriano Scianca
4 comments
falso o no , il perdono gli è dovuto. ai posteri ….
A me più che imprinting democristiano, è sembrato più un imprinting comunista da PD, il che è mille volte peggio!
giochino.
facciamo finta che esista un conduttore di destra e che pronunci solo un minima parte di quanto urlato da questo Insigna o come diavolo si chiama….
sicuri che verrebbe invitato in trasmissione da una adorante Berlinguer senza contraddittorio alcuno ?
a proposito,quella del “nanismo” è una sindrome come quella di Down…ma davvero davvero uno che si vanta di essere dalla parte dei disabili può usare una sindrome per epiteto ?
La prima volta si era presentato con la camicia rossa…..e ho detto tutto.