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Pallone d’Oro, il re è sempre Cristiano Ronaldo

by Lorenzo Cafarchio
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Zurigo, 12 gen – Il re è ancora lui. Cristiano Ronaldo bissa il Pallone d’Oro dello scorso anno e nella serata di Zurigo indossa i panni del primo della classe per la terza volta, la prima nel 2008 con la maglia del Manchester United. Le percentuali parlano chiaro CR7 37.66%, stacca nettamente Lionel Messi 15.76% e il campione del mondo Manuel Neuer 15.72%. Nella speciale classifica di vittorie agguanta nomi del calibro di Cruijff, Platini e Van Basten ad un solo gradino dallo sconfitto di giornata Messi fermo, si fa per dire, a quota quattro.

Ronaldo nell’anno solare 2014 ha guidato il Real Madrid a vincere Coppa del Re, Supercoppa Europea, Mondiale per Club e la Champions League, la decima in casa “blancos”. Nella competizione regina del vecchio continente ha siglato 17 reti, stracciando ogni record. In 365 giorni ha segnato 61 goal, 1.02 marcature a gara, con tre triplette ed un poker a cui vanno aggiunti 18 assistenze ai compagni.

ronaldoIl fenomeno di Funchal alle 20:03 è stato incoronato vincitore da un’altra stella del pallone, appena ritirata, rispondente al nome di Thierry Henry che accompagnava sul palco il numero uno della FIFA Joseph Blatter. “Ringrazio mio figlio, la mia famiglia, la mia compagna, mio padre che non c’è più e tutti quelli che hanno votato per me. E poi il mio allenatore, i miei compagni, il presidente del Real e tutti quelli che lavorano nel club. Per me è una serata unica, abbiamo raggiunto tanti obiettivi, ma vincere questo trofeo è una cosa unica. Sono molto felice, e questo premio mi dà grandi motivazioni per continuare a lavorare come ho fatto finora, per continuare a vincere trofei collettivi e individuali. Lo dedico a tutti i portoghesi, che sono tutti speciali per me. Non avrei mai pensato di vincere questo premio per tre volte, e ora spero di eguagliare Messi. Continuerò a lottare per cercare di essere il migliore”. Queste le parole di Ronaldo che finiti i ringraziamenti di rito si è lasciato andare ad un “si” gridato ai microfoni, che rievoca la sua esultanza dopo ogni rete.

Il portoghese, che il 5 febbraio compirà 30 anni, rinnova ancora una volta, e vince, la sfida tra lui e Messi per decidere chi è la stella più lucente del calcio del terzo millennio. Ai posteri l’ardua sentenza.

Altri importanti premi sono stati assegnati dalla FIFA in questa serata di gala. Il miglior allenatore è stato nominato Joachim Loew, tecnico della Germania campione del mondo, il “Puskas Award”, per il goal più bello, è andato a James Rodriguez, sempre del Real Madrid, per la rete contro l’Uruguay, con la sua Colombia, agli ottavi di finale del mondiale. Invece il Pallone d’Oro, versione rosa, è stato vinto dalla stella del Wolfsburg Nadine Kessler, 26enne tedesca.

Lorenzo Cafarchio

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1 commento

mimmo 11 Aprile 2016 - 2:49

gladiatori effeminati e rammolliti…narcisi psicopatici di una era popolata di mostri egotici tutti intenti davanti allo specchio a parlar con le loro immagini tramite un telefonino di ultima generazione.

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