Roma, 20 ago – La nostra antica Europa non finisce mai di sorprenderci. Talvolta, grazie alle scoperte archeologiche che proprio in questo periodo annichilito riaffiorano sempre più numerose, sembra che i nostri più antichi antenati vogliano risvegliarci dalla noia di un’epoca troppo tecnologica e artificiale. E’ oggi il caso oggi delle pietre megalitiche di una “nuova” Stonehenge spagnola che potrebbe svelare misteriosi riti delle radici iberiche.
Una nuova Stonehenge spagnola
Un complesso di oltre 500 pietre megalitiche, erette in antichità sul suolo iberico, è stato scoperto durante un’indagine a La Torre-La Janera, vicino al fiume Guadiana nel sud della Spagna. Questi monumenti posizionati dall’uomo includono 26 allineamenti di pietre erette e due cerchi di pietre, installati sulle cime delle colline circostanti. Secondo gli studiosi, i menhir sarebbero legati al controllo del ciclo delle stagioni e all’osservazione di eventi astronomici. La vista dell’alba durante i solstizi d’estate e d’inverno, così come durante gli equinozi di primavera e d’autunno, dimostrerebbe la grande attenzione che le antiche genti europee nutrivano per l’astrologia e le energie ad essa legate.
Pietre del V millennio a.C.
“Questa è la più grande e diversificata collezione di pietre megalitiche raggruppate erette nella penisola iberica“. Ad affermarlo è José Antonio Linares dell’Università di Huelva. L’archeologo e il suo team stimano che le pietre siano state erette nella seconda metà del VI o V millennio a.C. Dall’indagine condotta dagli archeologi, oltre ai menhir, sono emersi anche diversi dolmen, tumuli e ciste rivestite di pietre. Lo scavo di questo nuovo misterioso sito dovrebbe continuare nel 2026, periodo forse un pò troppo lungo per riprendere le ricerche, sperando che i tombaroli non arrivino prima.
Andrea Bonazza