Budapest, 2 mar – E’ vero che “grazie” al coronavirus non si sente più molto parlare dell’attivista per il clima svedese Greta Thunberg che per mesi ha monopolizzato l’informazione. In questo contesto, l’Ungheria fa passi da gigante; ora per parlare delle imprese della piccola Greta nel Paese di Viktor Orban bisogna avere un vero e proprio permesso.
Difficile parlare di Greta
Ma Greta non è l’unico tema per cui, nei media pubblici ungheresi, bisognerà chiedere un “permesso” o seguire un vademecum: gli argomenti “caldi” sono anche la politica dell’Unione europea e le organizzazioni come Amnesty International e Human Rights Watch. Lo riporta oggi Europa Today, che parla di alcune mail interne alla tv pubblica ungherese, dalle quali si può capire che ai redattori sono forniti veri e propri elenchi di argomenti considerati delicati. Per poter parlare di questi argomenti in tv, i redattori della tv ungherese devono prima ottenere un'”approvazione dall’alto”. Per Greta, ai giornalisti è stato detto che tale permesso deve sopraggiungere ancor prima di iniziare a scrivere Inoltre, ai dipendenti dei media statali ungheresi sarebbe fatto esplicito divieto di riportare i dati di Amnesty International e Human Rights Watch sull’immigrazione.
L’Ungheria e il coronavirus
In questi giorni di allerta da coronavirus, Orban ha “approfittato” dell’emergenza per sospendere il diritto d’asilo per gli immigrati; secondo EuroNews, lo ha annunciato ieri Gyorgy Bakondi, consigliere alla sicurezza nazionale magiaro. “L’Ungheria ha sospeso in maniera indefinita gli accessi alle zone di transito frontaliere ai richiedenti asilo” per i rischi legati al propagarsi del coronavirus SARS-CoV-2″ ha detto Bakondi una conferenza stampa e ha aggiunto: “Osserviamo un certo legame tra il coronavirus e i migranti illegali”.
Ilaria Paoletti
2 comments
…il miglior modo per battere un nemico, senza uso della violenza, è ridicolizzarlo…non censurare, (socialmente condannabile) ma ridicolizzare….tipo : <>…
Dove troppo e dove niente.