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Dal 3 giugno permessi anche gli spostamenti nei Paesi Ue

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 16 mag – L’Italia riaprirà i confini tra regioni e con il resto dei Paesi dell’Unione europea a partire dal 3 giugno. Nel decreto legge approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri, si stabilisce che “a decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti tra regioni diverse potranno essere limitati solo […] in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree”. Tradotto: sarà possibile spostarsi liberamente da una regione all’altra se il tasso dei contagi (della regione di provenienza o di quella in cui ci si vuole spostare) lo permetterà.

Possibili gli spostamenti da e per l’estero

La novità è che le norme “varranno anche per gli spostamenti da e per l’estero, che potranno essere limitati solo con provvedimenti statali anche in relazione a specifici Stati e territori, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico e nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e degli obblighi internazionali”. Questo vale anche per gli Stati esteri sul nostro territorio: “Saranno comunque consentiti gli spostamenti tra la Città del Vaticano o la Repubblica di San Marino e le regioni confinanti”.

Di Maio scrive su Facebook e sembra Conte

Anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio dà risalto alla riapertura dei confini Ue con un post su Facebook: “Dal 3 giugno sarà possibile spostarsi anche all’interno degli Stati Ue. I dati sul Covid di ieri sono molto confortanti, quasi 5.000 guariti. Continuiamo a monitorare l’andamento dei contagi anche nei prossimi giorni, ma una cosa è certa: l’atteggiamento responsabile degli italiani ci sta permettendo di accelerare con la ripartenza. Andiamo avanti sempre con la massima prudenza e nel rispetto delle misure di sicurezza. Ma andiamo avanti, verso una nuova normalità”. Insomma, è evidente che anche Di Maio ha adottato a pieno i toni del premier Conte, quel mix di paternalismo e allarmismo che alla fine serve a dire ai cittadini: “Dipende tutto da voi, noi abbiamo già fatto il possibile”.

Ovviamente, “è confermato il divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte alla misura della quarantena per provvedimento dell’autorità sanitaria in quanto risultate positive al virus Covid-19, fino all’accertamento della guarigione o al ricovero in una struttura sanitaria o altra struttura allo scopo destinata”, si legge nel decreto.

Adolfo Spezzaferro

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