Roma, 16 nov – Vi ricordate la scena finale dell’“Attimo fuggente”? Una cosa del genere è quanto accaduto oggi nell’Istituto romano “Federico Caffè”, dove i versi di Whitman sono stati sostituiti dalle braccia tese di un saluto romano.
Un “attimo fuggente” alternativo
Studenti in piedi sulla sedia o sul banco: chi in tuta e chi in jeans, che tentano di assumere un atteggiamento marziale e tendono il braccio destro. Davanti a loro un prof che attende quei saluti romani e annuisce come un redivivo Robin Williams. Vicino a lui un altro studente che riprende la scena con uno smartphone. Questo è quanto si vede nei video “shock” che nelle ultime ore sta circolando sulle chat di tanti giovani romani, sicuramente poco preoccupati delle ripercussioni. La vicenda è avvenuta in un noto istituto superiore di Roma: il “Federico Caffè” nel quartiere Monteverde. Il dirigente scolastico promette provvedimenti disciplinari immediati, come se del resto fare il saluto romano sia un reato.
Qualcuno si prende troppo sul serio
Lorenzo Marinone, delegato alle Politiche giovanili del sindaco Roberto Gualtieri, ha commentato così la notizia a Open: “In attesa delle necessarie verifiche e dei conseguenti provvedimenti che auspichiamo esemplari, esprimiamo la più ferma condanna nei confronti di un gesto che accompagnò una delle pagine più buie della nostra storia, la dittatura fascista. Con quel saluto si rispondeva a ordini di violenza, furono commessi omicidi politici, fu calpestata ogni libertà, condotte guerre e causate morti, troppe morti, molte delle quali nella nostra città e tra i nostri concittadini”. La solita minestrina antifascista che non si sa bene cosa voglia dimostrare, se alzare un braccio corrisponde a commettere un genocidio o se la loro sia solo coda di paglia.
Sergio Filacchioni