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Sequestrano, stuprano e ricattano 22enne disabile: il “capobranco” è una donna

by Cristina Gauri
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violenza disabile donna

Caserta, 26 gen – Orrore a Maddaloni, provincia di Caserta, dove un gruppo formato da tre residenti – guidato da una donna – ha sequestrato, stuprato e ricattato ripetutamente una 22enne disabile. Accade così che «l’altra metà del cielo» diventa l’altra metà dell’inferno e il gentil sesso si trasforma in orco senza pietà.

I fatti di cronaca ci sono testimoni, cade sempre più spesso il castello della «mascolinità tossica» come male assoluto costruito dalle femministe, che – le conosciamo bene – ora si affretteranno a precisare: la donna ha agito in quella maniera mostruosa perché sotto le influenze maligne di qualche retaggio patriarcale. Non fatevi convincere.

22enne e disabile: una preda scelta con cura

Nel caso specifico di questa vicenda, la donna, V.M., 40 anni, aveva scelto la propria preda con accuratezza. La giovane, infatti, era affetta da un grave ritardo cognitivo, una vicina di casa che aveva dato fiducia al volto conosciuto di quella che sarebbe diventata la sua aguzzina. Secondo quanto riporta la cronaca locale, l’aveva seguita in una baracca isolata, che sorge presso una degradata area periferica di Maddaloni. Lì si erano consumate violenze e orrori di ogni tipo. Le documentano video e fotografie che i tre avevano avuto la stupidità di filmare e scambiarsi su Whatsapp.

Gli “orchi” erano tutti pregiudicati

All’alba di ieri gli agenti della Squadra mobile di Caserta, coadiuvati da agenti del commissariato di Maddaloni, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di V.M. di 40 anni (la donna), C.F. (34) e I.P. (64). Tutti e tre pluripregiudicati, sono accusati di sequestro di persona, violenza sessuale di gruppo, lesioni, revenge porn e stalking ai danni di una persona affetta da ritardo cognitivo.

Le indagini

I fatti risalgono ai primi giorni dello scorso ottobre. Il padre della vittima, un agricoltore, di rientro dalla giornata lavorativa si era reso conto della scomparsa della figlia, orfana di madre. La 22enne rincaserà solo dopo tre giorni. Ferita e visibilmente sotto choc, la ragazza lascia intendere al genitore di essere stata sequestrata, stuprata, picchiata violentemente con un bastone. I filmati sequestrati confermeranno il racconto della vittima. Le forze dell’ordine, allertate dal padre, riescono ia risalire ai criminali nel giro di poche ore. Le indagini si concludono con l’arresto dei tre orchi. A margine delle violenze questi avevano cercato di ricattare la giovane inducendola a denunciare il di lei padre per inesistenti abusi sessuali, approfittando della sua condizione di deficit cognitivo.

Cristina Gauri

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2 comments

jenablindata 26 Gennaio 2021 - 4:49

IMPALATELI:TUTTI,NESSUNO ESCLUSO

Reply
Il "branco" di Maddaloni: per il delitto perfetto basta incolpare il padre - La Fionda 28 Gennaio 2021 - 3:31

[…] dunque, fare nostre le osservazioni della lucida cronista Cristina Gauri che, commentando il fatto su "Il Primato Nazionale", scrive: «I fatti di cronaca ci sono testimoni, cade sempre più spesso il castello della […]

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