Home » Vignetta satirica su Netanyahu: licenziato storico disegnatore del Guardian

Vignetta satirica su Netanyahu: licenziato storico disegnatore del Guardian

by Andrea Grieco
0 commento
vignetta

Le bombe e la distruzione colpiscono senza sosta Gaza mentre tutto l’Occidente “libero” si è schierato immediatamente dalla parte dello Stato di Israele. Un sostegno così unilaterale e capillare che annulla ogni forma di dissenso o non completamente allineata alla narrativa israeliana che vede Tel Aviv come unica vittima inerme della crudeltà palestinese. Steve Bell, uno degli storici disegnatori di punta del quotidiano britannico Guardian, è stato licenziato dopo più di quarant’anni in seguito ad un sua vignetta satirica nella quale è rappresentato il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu.

La vignetta satirica considerata antisemita

Come affermato dallo stesso Bell sul suo profilo X, la vignetta è stata considerata antisemita e il suo contratto non sarebbe stato rinnovato proprio per questo motivo: “è diventato quasi impossibile disegnare qualcosa sul Guardian che riguardi Israele senza venire accusati di antisemitismo“, queste le parole del disegnatore in seguito alla sua “cacciata” dal quotidiano fondato a Manchester più di duecento anni fa. Nella vignetta incriminata è raffigurato il premier Netanyahu con dei guantoni da pugile, il quale incide sul proprio ventre scoperto i contorni della striscia di Gaza con un bisturi, lasciando intendere che sia stato lo stesso capo del governo a far uscire gli attacchi perpetuati da Hamas a inizio del mese di ottobre. Nella didascalia Bell ha aggiunto la frase: “Residenti di Gaza, uscite subito di qui!”.

La scure del “libero” Occidente

Immediata è arrivata la scure dell’informazione mainstream, la quale cade sopra chiunque non segua il sentiero tracciato o, in questo caso, su chiunque parli negativamente delle politiche di Israele. Un portavoce del Guardian ha fatto sapere solamente che la scelta della direzione è stata quella di non rinnovare il sodalizio con il vignettista, senza menzionare null’altro, e sottolineando come Bell sia stato “una parte importante del Guardian negli scorsi quarant’anni” e augurandogli “il meglio per il futuro”.

Andrea Grieco

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati