Roma, 20 mag – All’indomani del tentativo in consiglio dei ministri di trasformare i vecchi incarichi dirigenziali in posizioni organizzative speciali, pare proprio che la vicenda dei dirigenti incaricati nelle agenzie fiscali sia arrivata ad un punto di svolta.
Ieri, martedì 19 maggio, ha avuto luogo un incontro tra il capo del governo e la direttrice dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, sull’argomento. Un incontro nel quale a fronte delle rimostranze della direttrice sull’indispensabilità di un organico dirigenziale numericamente adeguato per garantire la funzionalità degli uffici, Renzi ha risposto che non avrebbe accettato alcun tentativo di “sanatoria” dei dirigenti incaricati che vada contro la sentenza della Corte Costituzionale e che a questo punto priorità del governo e, soprattutto, dell’Agenzia delle Entrate deve essere la riorganizzazione della struttura con la riduzione drastica delle posizioni dirigenziali e lo svolgimento rapido e trasparente di un concorso pubblico che permetta in breve tempo di coprire i vuoti conseguenti la sentenza. All’Orlandi quindi non è restato prendere atto dell’impercorribilità ulteriore della “soluzione decreto”.
Peraltro anche sul fronte interno la situazione inizia a farsi incandescente. Da una parte persiste il malumore dei dirigenti decaduti, adesso anche nei confronti dei massimi vertici dell’Agenzia, che da due mesi ricevono rassicurazioni circa una rapida risoluzione della loro situazione, risoluzione che però non solo tarda ad arrivare ma addirittura ha subìto periodicamente frustranti bocciature governative. E così gli stessi incaricati si stanno muovendo per coordinare azioni di protesta ed azioni legali a tutela della propria posizione e dei propri diritti.
Dall’altra parte si registrano le prime forti prese di posizione di malcontento da parte della base dei lavoratori. E’ datato 11 maggio, infatti, un documento dell’assemblea dei lavoratori della direzione provinciale di Isernia dell’Agenzia delle Entrate nel quale l’insoddisfazione viene messa nero su bianco ed i dipendenti attaccano la dirigenza locale e nazionale, disapprovano le politiche di sviluppo professionale ed economico e le politiche di contrasto all’evasione oltre a criticare pesantemente il sistema di assegnazione degli incarichi dirigenziali ad personam.
Insomma, se è vero, come ribadisce continuamente la Direttrice Orlandi, che l’Agenzia delle Entrate è in gravissima difficoltà per l’assenza di dirigenti è altrettanto vero che adesso la stessa rischia di diventare una piccola polveriera in cui il pericolo del tutti contro tutti non è una remota eventualità.
Walter Parisi
43 comments
Per tutto quello che è successo entrambe le agenzie fiscali andrebbero commissariate.
immediatamente commissariate! si muovono come organizzazioni extra legali. IMPORTANTE: le agenzie continuano il loro lavoro anche senza falsi dirigenti. E’ una favola che siano bloccate.
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate non ha ancora rassegnato le dimissioni? Non è mai troppo tardi.
La cosa incredibile è che si preoccupi di gente che fino a ieri ha guadagnato stipendi e premi da favola e non si preoccupi delle migliaia di funzionari sull’orlo della povertà.
Per avere evocato Falcone che diceva agli studenti di non rimanere in silenzio e per essere andato in una trasmissione come dirigente sindacale a fornire i dati delle Entrate, e quindi non della mia Agenzia, mi vorrebbero licenziare iniziando l’iter presso l’ufficio competente (queste sono le indiscrezioni). Incredible. È come se evocare Charlie Chaplin significa dare del comico a qualcuno. Mi chiedo anche. Ma se qualcuno sbaglia a fare i concorsi ripetutamente sperperando soldi pubblici, per quale motivo non voene neanche redarguito pibblicamente? Misteri!
Ti ho seguito con profonda ammirazione nella trasmissione.
Sto lottando anchi’io e assicuro che siamo in tanti a credere nella Tua onestà professionale ed intelletuale.
vergognoso quello che pensano di farti
Il dissenso non può essere tollerato, altrimenti crolla tutto.
Grande Renzi! Le decine di milioni di euro che finiscono nelle tasche dei falsi dirigenti possono essere date ai normali funzionari se raggiungono gli obbiettivi. E credetemi: gli obbiettivi li raggiungono anche senza falsi dirigenti.
Ma il rispetto per le decisioni della consulta si applica solo quando fa comodo? E i pensionati? 500 euro di mancia e abbiamo risolto il problema (pulito la coscienza – aggirato la sentenza)?
Paese strano questo, regno d’invidia…
Dobbiamo ringraziare Renzi rispetto al caso “falsi dirigenti dell’Agenzia delle entrate” in quanto difende la sentenza della Corte costituzionale n. 37 del 2015. Invidia? No, io parlo di giustizia, trasparenza e parità di opportunità.
Dobbiamo essere onesti… A chiunque fosse stato proposto un incarico, questi avrebbe detto “presente” alla faccia della sbandierata legalità. Molti commenti sembrano fatti da “rosiconi” (per dirla alla Renzi e senza offesa), ma tant’è. Quanto al resto mi sembra sempre di più che si applichino misure diverse a seconda della convenienza (non ci sono soldi… Ma allora applichiamo questa logica anche noi alle nostre spese….). Con queste logiche non si va da nessuna parte…
Ma cosa proponi? Che non si rispetti la legalità costituzionale in una amministrazione (agenzia delle entrate) che deve difendere la legalità? Cosa si può dire agli evasori fiscali se la stessa agenzia delle entrate non rispetta la Costituzione?
Guarda che il problema più grosso non é nell’accettare l’incarico, bensì nell’atteggiamento degli incaricati una volta che la Corte Costituzionale si é pronunciata.
Quando hanno accettato l’incarico erano tutti consapevoli che l’incarico era illegittimo e quindi dovevano essere ben consci che sarebbe stato bello finché fosse durato e avrebbero solo dovuto ringraziare il cielo di essere stati paracadutati in un posto dirigenziale senza alcun concorso.
E invece una volta decaduti hanno preteso di riavere il posto in base ad un non meglio specificato diritto acquisito.
La cuccagna é finita, ora vediamoci al concorso.
E invece x diventare funzionari occorre superare una prova psicoattitudinale, un’altra prova su sei-sette materie, un tirocinio di sei mesi e un colloquio! Peggio di tre anni di università. Ma per favore!!!
Il primo concorso con tirocinio, se non ricordo male, nel 2002 prevedeva 12 mesi di tirocinio! E ai tirocinanti fecero anche i test di valutazione intermedi.
Ricordo che quei poveri ragazzi arrivarono stremati alla fine.
Invece per diventare dirigente bastava molto meno….ma molto molto meno…
Un po’ di furbizia?
Diciamo così….un po’ di furbizia declinata in tutte le sue forme.
Qui le migliori menti del Paese: http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Agenzia/Amministrazione+trasparente/Personale/Dirigenti+cartella/Curricula+e+dati+retributivi+dirigenti/
Guarda che i dirigenti su incarico sono stati cancellati subito dopo la sentenza.
In quel data base compaiono ormai solo i dirigenti da concorso.
certo che sono stati cancellati…falsi dirigenti non laureati, falsi dirigenti con curriculum di scarso livello, ecc. ottima idea cancellare tutto
Allora è tutta un’altra storia…
Non so se sia tutta un’altra storia.
Ma almeno quelli sono dirigenti di ruolo.
La legalità in questo caso è stata garantita.
La legalità è una questione di sostanza, non di forma.
La legalità prevede l’accesso alla carriera dirigenziale tramite concorso.
La legalità prevede sia la forma che la sostanza.
Chi sostiene che la legalità sia sono una questione di sostanza cerca il modo di eluderla con in classico italico benaltrismo.
stasera padoan ha annunciato un decreto per la situazione dei dirigenti. vedremo
“Stiamo lavorando ad un decreto”. Come dire: abbiamo scelto la forma ma ancora non abbiamo deciso il contenuto.
Non male, gli ex incaricati possono ricominciare a sperare.
Di vincere il concorso.
@Antonio
Se non lo sei già hai tutti i numeri per diventare dirigente
Grazie Gerardo, ma per me é sufficiente che lo stabilisca un concorso serio, oggettivo, trasparente, imparziale e difficile.
Non lo devi certo stabilire te, né un direttore regionale, né un direttore centrale.
padoan dice a breve uscira un decreto.a differenza di quanto
invece viene scritto nell’articolo….forse renzi ed orlandi hanno trovato la quadra? forse il concorso si fara’, ma andra’per le lunghe e in attesa qualche posizione ad interim e poi Pos
Aspetta e spera, che poi si avvera….
Walter Parisi sta seguendo la vicenda meglio delle blasonate testate nazionali
Se pensi che Confindustria si é pronunciata a favore degli incaricati 3 giorni fa, come pensi che il Sole 24 Ore possa informare obiettivamente?
E infatti su quel quotidiano é calato un silenzio assordante.
Il concorso per nuovi dirigenti non deve essere assolutamente gestito dall’agenzia delle entrate, altrimenti non è garantita imparzialità e trasparenza (vedi le lacrime della Orlandi a favore dei falsi dirigenti). Interessante leggere qui:
http://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=1494
Gli ex incaricati ‘dirigenti’ si mettano l’animo in pace e si preparino a vincere eventualemente il concorso regolare da dirigenti appena verrà bandito. A che titolo un ‘incaricato’ dovrebbe godere degli stessi diritti di un dirigente DOC senza aver vinto nessun concorso? Ognuno al suo posto per favore. Ne Sutor supra crepidam.
Sì. La lotta per la raccomandazione migliore sarà all’ultimo sangue.
Difficilmente potrà essere una lotta più cruenta di quella che hanno fatto gli incaricati in questi anni.
Negli uffici abbiamo assistito a veri combattimenti all’arma bianca.
NOTA BENE : CHI SCRIVE I COMMENTI SU QUESTO “GIORNALE AMICO” , FATTE LE DOVUTE ECCEZIONI, E” IN MASSIMA PARTE SEMPRE LO STESSO CHE SI FIRMA ORA CON UN NOME E ORA CON UN ALTRO. DAL MOMENTO CHE PER SENTENZA DELLA CASSAZIONE CHI SPARLA DEL PROPRIO DATORE DI LAVORO E’ SUSCETTIBILE DI LICENZIAMENTO . DOBBIAMO PRESUMERE CHE SIAMO IN PRESENZA , QUASI ESCLUSIVAMENTE DI SINDACALISTI FINANCHE NON DIPENDENTI DELL’AGENZIA . ORA VEDRETE CHE USCIRANNO DAI LORO RIFUGI I VARI ALESSANDRO, LOGAN,ARTURO CHE NON MANCA DI ELOGIARE CHI FIRMA QUESTI ARTICOLI SENZA SPECIFICARE SE SIAMO IN PRESENZA DI UN VERO GIORNALISTA O DI UN COTTIMISTA, ECCETERA E RIFARANNO GLI STESSI PROCLAMI, DIRANNO SEMPRE E COMUNQUE LE STESSE COSE, UNA DUE, TRE , QUATTRO E CINQUE VOLTE CON NOMI DIVERSI E SEMPRE LA STESSA PERSONA PER SFIANCARE CHI LA PENSA IN MODO DIVERSO. CERTAMENTE DIRANNO BISOGNA ACCETTARE LA SENTENZA DELLA CONSULTA ( E SIAMO D’ACCORDO ) , BISOGNA FARE IL CONCORSO E SIAMO D’ACCORDO MA NON DIRANNO MAI CHE NON SONO STATI NOMINATI DIRIGENTI PERCHE’ O NON CAPACI O PERCHE’ NON ESSENDO DIPENDENTI DELL’AGENZIA NON POTEVANO ESSERE ELETTI DIRIGENTI. INCREDIBILE. !!!!!!!!
Ha ragione LA VERITA’. C’è un unico regista che scrive con ventidue nickname, dietro a Walter Parisi c’è un noto sindacalista che vuole il male dell’AE, i dirigenti incaricati erano i migliori e gli altri erano tutti incapaci ed invidiosi, l’uragano Katrina fu provocato dalla mafia russa, Elvis Presley è vivo e vive su un’isoletta del pacifico, Paul McCartney è morto negli anni ’60 ed è stato sostituito da un sosia, nel triangolo delle Bermuda c’è una base degli alieni, la marmotta che un tempo confezionava la cioccolata è finita tra gli esodati della Fornero ed Hitler riusciì a fuggire da Berlino in fiamme ed è vissuto fino ai novant’anni in una base segreta dell’Antartide meditando un ritorno in Germania in grande stile.
E’ tutto vero, LA VERITA’ ha ragione!
La Verità scrive a lettere cubitali perchè così crede di dar più spessore al suo pensiero terra-terra. Le fregnacce rimangono fregnacce a qualsiasi livello vengano scritte o dette.
Sembra che la Corte die Conti sia in procinto di procedere contro gli ex incaricati per gli stipendi abusivamente ricevuti fino a poco tempo fa, che dovranno essere restituiti con interessi e penali.
Chi risponde dei danni causati all’Erario per gli avvisi di accertamento NULLI perchè firmati da ‘dirigenti’ abusivi? Dovrebbero risponderne coloro che hanno dato gli incarichi e cioè i Dirigenti (doc!) delle Direzioni Regionali e/o Provinciali. Costoro, oltre che rispondere del danno causato, dovrebbero di conseguenza essere cacciati dall’Agenzia delle Entrate oppure degradati al rango di uscieri o all’ultimo scalino della carriera esecutiva.Naturalmente il Direttore Generale tipo Orlandi o l’ex Befera dovrebbero seguire la stessa sorte.
Per i ricorsi che verranno annullati e per gli stipendi illegittimamente corrisposti si verifica un danno all’erario per il quale la Corte die Conti sembra dell’avviso di ritenere responsabile non il singolo incaricato decaduto, ma il dirigente che lo ha nominato e cioè il Direttore Provinciale.