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Grossi guai per Meta: è indagata per evasione fiscale in Italia per 870 milioni di euro”

by Alessandro Della Guglia
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Roma, 23 feb – Grossi problemi per Meta, creatura fondata e plasmata da Mark Zuckerberg. Il colosso americano che controlla Facebook e Instagram, oltre a servizi di messaggistica istantanea come WhatsApp, è finita nel mirino della Procura di Milano. E’ ora indagata in Italia per un’evasione fiscale da capogiro: omesso versamento dell’Iva per circa 870 milioni di euro. Una cifra astronomica dunque, emersa in seguito agli accertamenti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guarda di Finanza in base alla mancata presentazione della dichiarazione dell’imposta sul valore aggiunto da parte della multinazionale Usa, per gli anni che vanno dal 2015 al 2021.

Perché Meta è indagata per evasione fiscale in Italia

Ad avviare l’indagine sul mancato pagamento di Meta è stata la Procura Europea, ma stando a quanto riferito da diversi fonti l’indagine è passata due giorni fa, per competenza, alla Procura di Milano. Adesso il fascicolo è in mano al procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e al pm Giovanni Polizzi. Stando agli accertamenti effettuati dalla Guardia di Finanza, l’Iva non versata dal colosso fondato da Zuckerberg è relativa all’iscrizione degli utenti sulle diverse piattaforme social controllate dalla stessa Meta. Di fatto, come noto a tutti gli utenti social, le iscrizioni avvengono in maniera del tutto gratuita, ma le piattaforme entrano conseguentemente in possesso dei dati degli utenti che possono proliferare anche a fini commerciali. In parole povere le informazioni ottenute dalle piattaforme hanno un valore economico che in quanto tale andrebbe tassato.

Meta non vuole pagare?

Eppure tutto questo non trova concorde Meta: “Prendiamo sul serio i nostri obblighi fiscali e paghiamo tutte le imposte richieste in ciascuno dei Paesi in cui operiamo”. Tuttavia “siamo fortemente in disaccordo con l’idea che l’accesso da parte degli utenti alle piattaforme online debba essere soggetto al pagamento dell’IVA. Come sempre, siamo disposti a collaborare pienamente con le autorità rispetto ai nostri obblighi derivanti dalla legislazione europea e nazionale”, ha detto una portavoce della multinazionale a Fanpage.

Alessandro Della Guglia

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Germano 25 Febbraio 2023 - 8:18

Da perseguire sarebbe il gregge di pecore che usa le stronzate come Facebook, Meta, Whatsapp di questo usurai criminale.

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