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Barsanti (CasaPound): “Se la gente ci conosce ci vota. L’8% di Lucca? Ci ho sempre creduto”

by Davide Romano
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barsanti casapound luccaLucca, 12 giu – E’ stato in assoluto il miglior risultato per CasaPound in queste elezioni amministrative. A Lucca il candidato sindaco Fabio Barsanti ha raccolto quasi l’8% dei consensi, il 7,84% per l’esattezza, superando addirittura il Movimento 5 Stelle e piazzandosi terzo dietro le coalizioni di centrosinistra e centrodestra. Un risultato che secondo il neo consigliere lucchese “premia un lavoro costante di anni e anni sul territorio”. Ora in molti si chiedono cosa farà in vista del ballottaggio, dove i voti ottenuti dalla sua coalizione potrebbero risultare decisivi per l’elezione del sindaco, ma lui glissa: “parlarne è prematuro”.

Terza forza politica di Lucca, meglio del 5 Stelle. Ti aspettavi un risultato così?
Quando abbiamo deciso di candidarci il 15 dicembre scorso e mi avessero detto che avremmo realizzato un risultato del genere non ci avrei creduto. Ma la campagna elettorale, soprattutto in questo ultimo mese e mezzo, ci ha fatto assaporare concretamente questa possibilità, non tanto per i sondaggi che ci davano tra il 6 e l’8%, ma per quanto si respiravi nei nostri quartieri, sul nostro territorio. Un tale riconoscimento da parte dei nostri concittadini mi ha fatto capire pian piano che un risultato così grande era alla portata. 

Come si spiega un risultato così? Quali sono stati i fattori determinanti?
E’ stato un insieme di cose. Alla base c’è un lavoro sul territorio costante, negli anni passati abbiamo creato la nostra credibilità, aggregando un gran numero di persone, soprattutto giovanissimi, attraverso le nostre numerosissime iniziative culturali. Da almeno tre anni e mezzo puntiamo ad entrare in Consiglio Comunale, siamo presenti sul territorio giorno e notte con le riqualificazioni dei quartieri in degrado, la raccolta alimentare, l’assistenza legale gratuita. E poi senza dubbio ha funzionato la mia figura come candidato, avendo passato una vita nel mondo dello sport e del volontariato lucchese.  In ultimo ha influito una campagna elettorale molto efficace e il fatto che venivamo da una amministrazione di centrosinistra fallimentare, mentre centrodestra e 5 Stelle hanno pochissima presa sul territorio. 

Perché la vostra campagna elettorale è stata più efficace?
Il nostro biglietto da visita è stato un volantino, divenuto poi anche un video su Facebook, dove elencavamo le 10 cose che avevamo già fatto per Lucca. Abbiamo iniziato la campagna mesi prima, porta a porta, spiegando le iniziative che avevamo già portato avanti per la nostra città. Questo ha dimostrato ai cittadini la vera differenza tra noi e gli altri, tra l’azione concreta e le promesse. Azioni compiute che ci hanno permesso di conoscere perfettamente il nostro territorio, dandoci così la possibilità di stilare un programma concreto e originale. Che gli altri hanno tentato invano di copiare.

Quello lucchese è un modello esportabile per una forza sovranista come CasaPound o resta un caso sui generis?
CasaPound ad ogni tornata elettorale realizza un piccolo passo in avanti. Il “modello Lucca” è sicuramente esportabile in altre città, pensando alla Toscana soprattutto in quelle come Arezzo e Grosseto, meno colpite dalle logiche novecentesche dell’antifascismo militante che talvolta sono ancora ben presenti nella Toscana più “rossa”. La crescita generalizzata in altri centri medio grandi, dove CasaPound supera anche il 2% dei consensi dimostra che la nostra affermazione va ben oltre Lucca. 

Tra due settimane ci sarà il ballottaggio ed è caccia ai voti della coalizione che ti ha sostenuto. Sai già cosa farai?
Oggi è il giorno della festa e delle reazioni a caldo. Ragioneremo sul da farsi con più calma. Sicuramente il nostro obiettivo, con i due consiglieri ottenuti, è quello di lavorare in consiglio comunale, ma anche fuori, per costruire un’alternativa forte e credibile al centrosinistra. Quindi ne parleremo in questi giorni, ora mi sembra prematuro. 

a cura di Davide Romano

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