Roma, 7 lug – Rosamaria Sorge, esponente del Partito Democratico a Civitavecchia deve avere particolarmente a cuore le sorti del Ddl Zan “contro l’omofobia”. Così tanto che non esita a diventare omofoba – per scherzo, si sa – con Scalfarotto, gay dichiarato, reo di opporsi ad alcuni articoli del decreto.
Pd, “Fr….ne di m….a” a Scalfarotto
“Con Scalfarotto voglio essere politicamente scorretta:- a fro***ne di m….a”, commenta la Sorge, esponente del Partito Democratico di Civitavecchia, nei confronti di Scalfarotto di Italia Viva. Un’acredine che non ci sorprende considerato che anche i gay stessi lo hanno riempito d’insulti che non esiteremmo a definire sessisti (tipo “eunuco”) per aver esternato perplessità su alcuni articoli del famigerato Ddl Zan.
La denuncia di Tidei (Italia Viva)
Il commento della Sorg è stato denunciato dall’ex onorevole di Italia Viva Marietta Tidei che la definisce “candidata del Pd a Civitavecchia”. Attualmente, la Tidei ricopre l’incarico di presidente della commissione Attività Produttive in Regione Lazio. “Mentre fioccano le accuse contro Renzi, paragonato ad Orban, e in tanti dispensano lezioni su identità di genere e tutela dei diritti civili, nella mia città una dirigente del pd ci regala queste perle. Sipario“, scrive la renziana.
“Era una battuta ironica”
La Sorge, dal canto suo, prova a discolparsi buttando tutto sulla “battuta ironica”, ben sapendo che ormai su certi argomenti (grazie anche a molti interventi del partito politico a cui appartiene) non sono più concesse. A suo dire, per “una mia battuta ironica, riportata fuori dal contesto abbia scatenato un putiferio in città; vengo sollecitata dai miei stessi compagni a chiedere scusa. Ma l’ironia dove l’avete relegata? Il politicamente scorretto osannato ultimamente dalle destre porta a potere scrivere frasi come la mia” Insomma, pure questa volta c’entrano “le destre”. E’ ironico come si appelli a ciò una pasdaran del Ddl Zan: se passasse tale legge così com’è, una battuta simile sarebbe sanzionabile forse più di prima. Volano stracci, sì, ma arcobaleno.
Ilaria Paoletti