Roma, 13 lug – Inizia la battaglia in Senato sul ddl Zan: il centrodestra presenterà delle pregiudiziali di costituzionalità e il centrosinistra è a caccia dei senatori latitanti necessari per bocciare le richieste. Inoltre il centrodestra fa sapere che chiederà il ritorno del testo sulla legge contro l’omotransfobia in commissione Giustizia. In mezzo c’è Italia viva, ago della bilancia, che spinge ancora sul Pd affinché scenda a più miti consigli e tolga le bandierine ideologiche dal ddl.
Ddl Zan, battaglia all’ultimo voto (centrosinistra in fibrillazione per una decina di assenti)
Come era ampiamente prevedibile, si va alla conta in Aula e in tal senso i voti dei renziani saranno indispensabili per bloccare il centrodestra e procedere con l’iter di approvazione del ddl Zan. Ma il problema è che a quanto pare tra gli assenti ci sono anche senatori di M5S e Pd, non solo di Iv. Se guardiamo al voto sul calendario della scorsa settimana, l’emiciclo dovrebbe registrare 145 voti contrari alle pregiudiziali e 134 a favore, questi ultimi ovviamente in primis da parte del centrodestra. Tuttavia, in questi minuti nei gruppi parlamentari favorevoli al ddl si teme che almeno 10 senatori non si presentino al voto. Pertanto, con 10 assenze a fronte di un centrodestra tutto presente, è forte il rischio che passino le pregiudiziali. E si blocchi l’iter del disegno di legge.
Lega e FdI presentano pregiudiziali di costituzionalità
La Lega intanto annuncia che presenterà delle pregiudiziali di costituzionalità. Sulla stessa linea Fratelli d’Italia. “Presenteremo una pregiudiziale di costituzionalità già questo pomeriggio perché questa legge è incostituzionale“, conferma Ignazio La Russa. Discorso diverso per Forza Italia, che vede tra le file anche senatori favorevoli alla legge. In ogni caso il centrodestra sarà compatto contro un testo liberticida e che vuole imporre l’ideologia gender e i “diritti” della lobby Lgbt. Dal canto suo, Andrea Ostellari, il presidente leghista della commissione Giustizia, al termine della riunione, chiarisce che è “in Aula per verificare la disponibilità al dialogo e alle modifiche al testo“. Ma gli occhi sono tutti puntati sul pallottoliere. Al momento si contano 9 assenti grillini, 3 renziani e 1 dem (il Pd è il partito di Zan). Sarà una battaglia all’ultimo voto.
Adolfo Spezzaferro
2 comments
[…] “Stavamo andando via, stavamo andando via e ci hanno manganellato senza alcun motivo”, grida al megafono Marsella. Ed è pure quello che abbiamo potuto vedere noi del Primato, ovvero gli agenti che hanno caricato le persone che stavano protestando contro il disegno di legge in discussione oggi in Aula e su cui è in atto una battaglia all’ultimo voto. […]
in un mondo normale questa porcheria sarebbe assimilabile come se uno si fa eleggere per promozionare gli stupefacenti , sdoganare il traffico di organi, di bambini , di droga…insomma sono affaristi per conto terzi