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Ma perché parla ancora Gianfranco Fini?

by Adriano Scianca
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20080128-ROMA- POL- CONSULTAZIONI: FINI, NAPOLITANO PRENDA ATTO E SCIOLGA CAMERE - Il leader di AN, Gianfranco Fini, questa mattina, al termine delle consultazioni al Quirinale con il Presidenre della Repubblica Giorgio Napolitano. ''Abbiamo chiesto al presidente della Repubblica di prendere atto della necessita' di interrompere la legislatura, di sciogliere le Camere e di ridare la parola agli elettori''. Lo ha detto il leader di An Gianfranco Fini al termine dell'incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. ANSA/ETTORE FERRARI/FRR - BGG

Roma, 15 feb – C’è stato un momento, nella storia della destra italiana, in cui parlare male di Gianfranco Fini era talmente facile che diventava difficile. Non c’era imbroglione, intrallazzone, doppiogiochista che non cercasse di salvare se stesso e la sua storia urlando “Finiboia!” in qualche consesso post-missino, dove gli applausi scrosciavano ogni volta. Individuato il Grande Traditore, tutti gli altri tradimenti erano perdonati. Ecco perché, alla fine, infierire diventava difficile per chi avesse un po’ di decoro e lucidità: perché dare addosso a Fini significava partecipare a questa operazione di artificiosa ripulitura della destra, che ammucchiava tutti i suoi errori collettivi su un’unica persona e così si sentiva senza macchia. Oggi che la destra, alla chetichella, si prepara a riaccogliere Fini tra le sue schiere, possiamo finalmente tornare a parlarne male.

Ultimamente lo abbiamo visto a una conferenza organizzata dalla sua fondazione, Liberadestra, con tutte le forze di centrodestra contrarie alla riforma costituzionale e pronte a imbarcarsi nella campagna referendaria per dire No al ddl Boschi. Allo stesso tavolo c’era anche Brunetta. In sala, tutto lo stato maggiore degli ex An. Ma come, Forza Italia ha perdonato quello che aveva alzato il ditino contro il Cav? Ma come, i “colonnelli” non l’avevano giurata a colui che aveva distrutto (capirai che perdita) Alleanza Nazionale? Questo è il passato. Il presente vede un Fini discretamente ricomparso al centro della scena. A Repubblica, addirittura, ha lanciato messaggi chiari a Storace: “Se si candida, raccoglierà consensi importanti. Ha un profilo diverso da Guido Bertolaso e Alfio Marchini, che potrebbero invece rappresentare indistintamente destra e sinistra, perché sono al servizio delle istituzioni a prescindere da chi governi”. Non si capisce se quest’ultima affermazione sia un rimprovero oppure no, dato che proprio questa “terzietà” sembrava qualche anno fa la cifra del messaggio politico finiano. Per non parlare di quando afferma che “Bertolaso, al pari di Marchini, difficilmente intercetterà l’elettorato identitario romano”. Elettorato identitario? E da quando è una preoccupazione finiana?

Insomma, trattasi di triplo salto mortale carpiato con doppio avvitamento. Verrebbe da chiedersi con che coraggio Gianfranco Fini ancora parli, anche perché è un esercizio vocale da cui, storicamente, non è mai uscita una sola idea. Ma in questo centrodestra, effettivamente, sarebbe crudeltà gratuita ammettere cani e porci ed estromettere Fini. Non di mela marcia, trattavasi. Ma di albero dalle radici fradice.

Adriano Scianca

 

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9 comments

Paolo 15 Febbraio 2016 - 3:08

Giudizio severo, pesante, ma indubbiamente condivisibile…

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Anonimo 15 Febbraio 2016 - 3:46

L’on. Gianfranco Fini, ad esempio, si è recato negli USA ben due volte “per incontrare… gli esponenti della comunità ebraica americana” ed in entrambi i casi l’organizzazione dei viaggi e delle visite è spettata a Ugo Martinat (esponente di AN e questore della camera) ed al membro del B’naï Brith, Maxwell Raab, ex ambasciatore di Reagan in Italia per otto anni, il quale ha fatto conoscere il noto politico italiano all’élite mondialista.

E così Gianfranco Fini ha incontrato David Rockfeller, Zachary Fisher, Felix Rohatyn (presidente della Lazard Bank), in somma il gotha della finanza ebraica conservatrice.

Fonte https://escogitur.wordpress.com/2013/04/19/il-bnai-brith-la-massoneria-ebraica-in-italia-e-nel-mondo-misteri-e-segreti-di-organizzazioni-per-il-nuovo-ordine-mondiale/

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Anonimo 15 Febbraio 2016 - 5:36

Il vero razzismo folle lo si trova nel museo Lombroso chiuso nel 1938 e riaperto nel 2009
Chi è del sud dovrebbe sapere chi sono i veri razzisti per natura

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Anonimo 15 Febbraio 2016 - 5:37

Alfano conosce la storia d’ Italia lui che era siciliano ?

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Alex 16 Febbraio 2016 - 7:21

Questo articolo commissionato da qualche PENNIVENDOLO a libro paga di Arcore conferma che Fini resta l’unico valido che possa rappresentare una vera destra in Italia. I venduti alla corte di Arcore come Gasparri e Meloni sono i veri traditori! Perciò FORZA GRANDE FINI!

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io 16 Febbraio 2016 - 9:56

non so se ridere o piangere

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Anonimo 16 Febbraio 2016 - 5:07 Reply
Sal Taurasco 17 Febbraio 2016 - 10:04

Caro Alex, fatti visitare! Certo la corte berlusconiana è di uno squallore indicibile, ma considerare Fini l’unico valido che possa rappresentare una vera destra ed addirittura esaltarlo e da internamento psichiatrico coatto!

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