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I governatori tifano chiusure, Salvini no: le contraddizioni di una Lega zoppicante

by Stelio Fergola
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Lega Salvini debolezza

Roma, 23 nov – Matteo Salvini e Lega sono da mesi invischiati in un gioco bizzarro, parzialmente pianificato, ma dai risultati che ogni giorno che passa si rivelano essere sempre più modesti.

L’ennesimo e sterile “no alle chiusure” di Salvini e Lega

Con l’approssimarsi dell’ennesima stretta del “super green pass”, non cambia il tono delle dichiarazioni di Salvini e della Lega. L’ultima riguarda la fattispecie delle nuove chiusure in vista della stagione invernale. Adnkronos parla della videoconferenza appena conclusasi di Salvini con i governatori del Carroccio dove “si lavora insieme con il governo con buonsenso per evitare chiusure, eccessive complicazioni per gli italiani e messaggi allarmistici”. E dove si aggiunge: “Grande cautela anche a tutela dei bambini (secco no al Green Pass per gli under12). L’obiettivo, oltre alla massima attenzione per la tutela della salute, è salvaguardare la stagione turistica invernale”.

Lega al governo: tanti “no” e poca concretezza

È la storia della Lega entrata nella maggioranza e nel governo Draghi, quella di un partito che si propone come una sorta di “opposizione di controllo” interna, con il piccolo dettaglio di non controllare proprio nulla. Salvini e Lega avevano dichiarato di opporsi a nuovi lockdown, ai vaccini obbligatori, a nuove chiusure generalizzate, lo stesso leader del Carroccio settimane fa si era espresso contro il prolungamento dello stato di emergenza quando tutti sapevano che sarebbe stato prolungato.

Una politica frutto di un calcolo ma che, pragmaticamente, non si capisce bene dove voglia andare a parare. Il 34% delle elezioni europee del 2018 sembra lontano decenni. Ed è ormai incontestabile che fosse figlio di una certa idea di dissenso verso l’Ue, dell’immigrazione, ma anche di una idea protettiva verso le classi sociali più deboli. La “Lega draghiana” si trova al contrario nel bizzarro paradosso di dichiarare vicinanza a chi, come impianti scistici e albergatori, rischia il collasso, ma a dover chiedere restrizioni proprio per bocca dei suoi presidenti di Regione. Una contraddizione così evidente che non potrà non avere effetti devastanti sul consenso, ben superiori a quelli finora subiti.

Stelio Fergola

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5 comments

Mauritzio 23 Novembre 2021 - 5:53

la lega mi ha fregato una volta. Non accadra’ mai piu’. Beninteso loro come tutti gli altri. Del cosidetto arco costituzionale non saprei a chi affidarmi. Non trovo grosso appeal neanche in FDI. Indi per cui la mia ics da ora in poi sara’ solo eversiva.

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mario1232016 23 Novembre 2021 - 6:02

ATTILIO FONTANA (LEGA): “Un Greenpass che consenta attività solo a chi vaccinato o guarito. Non deve essercui inerzia.”
Queste le richieste del governatore lombardo al governo.

Queste parole sono PIETRE. Possono fare tutti i teatrini napoletani che vogliono.. ma “da che parte stanno” ( fra l’altro sono al governo con Draghi) lo abbiamo capito da un pezzo..
Sono i fatti che contano. Ormai non c’è nessuna ambiguità.. solo un cieco potrebbe non vedere..

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Franz 23 Novembre 2021 - 11:13

Ricatti ricatti e ancora ricatti, ma la gente le persone sanno far funzionare i neuroni o e’ tutto per aria , ti obbligano a firmare una liberatoria per lo stato e le case farmaceutiche , tradotto ti prendi la responsabilita’ di un qualcosa di sperimentale che non serve ad una beata minchia perche’ sei contagiabile e contagioso allo stesso modo chi chi non e’vaccinato, qua qualcosa non torna …….

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Roberto 24 Novembre 2021 - 4:22

Lega di lotta e di governo. Sono diventati di sinistra pure quelli della Lega.

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fabio crociato 24 Novembre 2021 - 7:35

Questo articolo mi ricorda molto lo scontro che avviene tra venditori ed amministratori. Questi ultimi prima gasano i venditori e poi, direttamente, i clienti. Salvini cambia parrocchia prima che ti obblighino, dovrai tornare a fare un po’ di gavetta ma questa è la vita di oggi.

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