Roma, 10 nov – “Siamo circondati da centrali, perché non possiamo fare come la Francia, o come la Slovenia?”. Così Matteo Salvini, durante la conferenza stampa tenuta per presentare le proposte della Lega alla legge di Bilancio, torna a proporre il nucleare per l’Italia. Lo fa dopo aver annunciato, alcuni giorni fa via Facebook, una proposta di legge apposita da parte del suo partito. Proposta che ancora non è stata resa nota nel dettaglio, ma che il leader leghista evidentemente intende approntare al più presto. Sempre su Facebook, oggi Salvini rilancia: “Ragioniamo sull’energia nucleare, verde e pulita, anche per sopperire all’aumento delle bollette (l’Italia è tra i Paesi più colpiti dal rincaro)”.
Nucleare, così Salvini torna a invocarlo
“Ci sono nel mondo 440 centrali nucleari. Il nucleare di ultima generazione non produce scorie ed è quello più sicuro al mondo, col minor numero di incidenti e di problemi. La vicina Francia ha 56 centrali e noi compriamo la luce dalla Francia e paghiamo la luce più cara della Francia”, ha detto Salvini in conferenza stampa. Per poi tuonare contro le pale eoliche, a suo avviso un problema anche in termini paesaggistici. “Io, rispetto a una pala eolica che mi distrugge il paesaggio sull’Appennino o nelle campagne, preferisco una centrale sicura“. Perché “le pale eoliche sono un pugno in un occhio in uno dei paesaggi più belli al mondo. E togliere terreno agricolo, togliere campi, togliere verde per mettere i pannelli a terra è una roba che non si può vedere”, ha dichiarato il leader della Lega.
L’unico Paese del G8 senza centrali
A proposito di nucleare, lo scorso settembre – ai microfoni di Radio Anch’io su Rai Radio 1 – Salvini aveva affermato: “Metterei una centrale nucleare in Lombardia? Sì, che problema c’è”. Il leader leghista aveva inoltre rimarcato un aspetto piuttosto emblematico: “L’Italia è l’unico paese del G8 senza nucleare, oggi sono funzionanti 128 centrali nucleari, di cui 58 in Francia“. E “la Svezia di Greta ha otto centrali nucleari”.
La presa di posizione di Salvini è senz’altro lodevole, ma la strada verso l’apertura all’energia nucleare in Italia resta al momento decisamente impervia. Nel governo guidato da Draghi spiccano infatti forze politiche che al solo sentir parlare di centrali gridano al lupo. In particolare è il M5s, ingessato sul fronte luddista, a opporsi a una svolta che a lungo termine potrebbe davvero far acquisire sovranità energetica alla nostra nazione.
Alessandro Della Guglia
1 commento
Salvini, o Salvati, come lo chiama il suo amico Bolsonaro, ha sicuramente dimenticati il referendum del 2011.