Roma, 9 gen – Nuovo anno e altro Dpcm allo studio del governo. Si va avanti così, a forza di decreti legge partoriti a ogni piè sospinto e senza un minimo di seria programmazione. Così il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, ha deciso di convocare per lunedì mattina un’apposita riunione con Regioni, Anci e ministro della Salute Roberto Speranza per valutare le misure restrittive da adottare a partire dal 16 gennaio. Venerdì 15 difatti scadrà il Dpcm attualmente in vigore. Nel prossimo non è affatto scontato che vengano confermate in toto le attuali misure, anzi. Il governo potrebbe adottare ulteriori restrizioni, con la solita divisione “a fasce”.

L’Italia resterebbe quindi divisa in zone colorate, ma con una stretta particolare per quanto riguarda le zone con un’incidenza settimanale dei casi superiore a 250 ogni 100mila abitanti. In quel caso scatterebbe automaticamente la zona rossa. Si tratta di una proposta, stando a quanto riportato dall’Ansa, avanzata dall’Istituto superiore di Sanità e condivisa dal Cts. La prossima settimana dovrà quindi essere concordata con le Regioni.

Nuovo Dpcm, le regioni a rischio zona rossa

Ma se dovesse essere adottata la stretta sulla base del nuovo criterio individuato dagli “esperti”, quali sarebbero le regioni a rischiare di sprofondare in zona rossa? In base ai dati attuali soltanto il Veneto ci andrebbe in automatico, avendo un’incidenza a sette giorni di 454,31 casi per 100mila abitanti. Ma a rischiare sono anche Emilia-Romagna, con un’incidenza a 242,44, provincia di Bolzano, Friuli Venezia Giulia e Marche. La regione che sta facendo registrare un’incidenza più bassa è la Toscana, con 78,95 casi ogni 100mila abitanti.

C’è però un problema generale, perché nessuno regione è sotto la soglia dei 50 casi ogni 100mila abitanti. Ovvero quell’incidenza che secondo il ministero della Salute permetterebbe “il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e il tracciamento dei loro contatti”. Non è tutto, il governo sta infatti valutando di prorogare lo stato di emergenza che ad ora scadrà a fine gennaio. Ma fino a quando? La durata non sarebbe ancora stata definita, anche su questo regna l’incertezza più assoluta.

Alessandro Della Guglia

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