Roma, 4 ott – Matteo Salvini torna all’attacco del premier e lo chiama il ”signor ciuffo Conte”, lo ”statista con il ciuffo”, il ”leader, ancora per poco, del governo Pd-Cinque stelle”. Dopo aver presentato in Senato un’interrogazione parlamentare per fare luce sul ”passato” e la ”carriera universitaria” del presidente del Consiglio, il leader della Lega chiama in causa il caso Barr: ”Altro che inesistenti scandali o rubli che arrivano da Mosca… Un presidente del Consiglio degno di questo nome dovrebbe la settimana prossima venire a riferire in Parlamento su un fatto sconcertante: ovvero l’utilizzo privato e personale dei servizi segreti“. Che “sarebbero stati usati, appunto, per incontrare dei ministri di Paesi stranieri su dossier particolarmente importanti”. Il riferimento è ai contatti tra il ministro della Giustizia statunitense William Barr e i capi dei servizi segreti italiani. ”Se così fosse – avverte Salvini – il premier sarebbe immediatamente convocato per dire se è vero o falso quanto scrivono i giornali, ovvero, se è stato lui a dare indicazioni ai vertici di alcuni servizi segreti di incontrare ministri di Paesi stranieri per dire che cosa? Per fare che cosa? Per promettere che cosa? In cambio di che cosa?”.
Il leader della Lega: “Conte spernacchiato dagli imprenditori”
Salvini è un fiume in piena, dice che ”Conte” da ”avvocato del popolo è passato a fare l’avvocato del ciuffo… A Milano è stato spernacchiato dagli imprenditori, che gli hanno detto esattamente quello che la Lega è pronta a fare per tagliare le tasse e dare una scossa positiva all’economia del Paese”. Il leader della Lega si riferisce all’intervento ad Assolombarda, dove gli industriali hanno chiesto a Conte un taglio serio delle tasse sul lavoro e non quello annunciato in manovra. Salvini attacca ancora: ”Giuseppi, tu che hai la coscienza pulita, viene a spiegare in Parlamento, racconta agli italiani cosa è successo, smentisci o meno quello che i giornali stanno dicendo, altro che inesistenti scandali o rubli che arrivano da Mosca…Questo – avverte Salvini – è uno scandalo di una gravità inaudita. E vediamo se i giornali e i tg ne parleranno. Se Conte non ha nulla da nascondere, venga in Parlamento. Se non viene in Parlamento, evidentemente, ha la coscienza sporca, ma il tempo è galantuomo e le porcherie non si riescono a coprire a lungo”.
Il premier potrebbe essere convocato dal Copasir
Conte, titolare della delega ai servizi segreti, potrebbe essere chiamato a riferire sulla vicenda davanti al Copasir. L’unico problema è che il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica non ha ancora un presidente ma solo un “facente funzioni” (il senatore di FdI, Adolfo Urso, vicepresidente dell’organismo bicamerale). La casella più alta della Commissione è rimasta vacante infatti dopo la nomina dell’ex presidente, il dem Lorenzo Guerini, a ministro della Difesa.
Adolfo Spezzaferro