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Sinistra italiana, altre rogne dopo Soumahoro: scoppia il caso dei tesserati albanesi fantasma

by Cristina Gauri
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Roma, 21 gen — E’ un periodo frizzante per Sinistra italiana: come se non fosse bastato l’oceanico imbarazzo per il caso Soumahoro, un’altra piccola bufera si è abbattuta nelle ultime ore sul partito di Nicola Fratoianni. La rogna, stavolta, è provinciale e riguarda un piccolo manipolo di presunti «iscritti fantasma» di nazionalità albanese, alcuni dei quali avrebbero già dichiarato la loro estraneità all’iscrizione. Ebbene, questi tesserati «a loro insaputa» figurerebbero negli elenchi tutti con lo stesso codice accanto alla firma arrivata per posta elettronica e con numeri di cellulare in condivisione o assenti.

Sinistra italiana e i tesserati albanesi fantasma

La vicenda riguarda il coordinamento provinciale di Siena ed è venuta allo scoperto su segnalazione dello stesso segretario provinciale Antonio Canzano, che ha denunciato ai carabinieri alcune irregolarità nelle iscrizioni, da egli stesso rilevate durante un controllo. E’ il quotidiano La Nazione a riportare le parole di Canzano, che per amore di trasparenza è venuto immediatamente allo scoperto sui media: «Il 12 dicembre era l’ultimo giorno disponibile per fare il tesseramento 2022, e ho notato dieci nomi: tutti di cittadini di nazionalità albanese. Tutti con una mail che conteneva un “22x” alla fine del nome. E tutti inseriti nell’arco di mezz’ora». Le anomalie non vengono riscontrate solo nell’indirizzo di posta elettronica. «Alcuni condividevano lo stesso numero di cellulare, altri ne erano privi», continua il segretario provinciale di Sinistra italiana, che spiega di aver contattato i nuovi tesserati per ottenere spiegazioni. 

Una lunga serie di anomalie 

Nel farlo, emergono altre stranezze: «Volevo dare il benvenuto nel partito ai nuovi iscritti, ma il numero era staccato. Ho quindi proceduto a verificare gli indirizzi di residenza, e ho scoperto che ci vivevano altre persone». A quel punto, Canzano decide di contattare la dirigenza nazionale di Sinistra italiana. «Ho segnalato queste anomalie, ma loro mi hanno rassicurato. Dopo qualche giorno mi hanno fornito numeri di cellulare diversi, tutti con lo 0035, prefisso dell’Albania». Di bene in meglio: il segretario, sempre più confuso e insospettito, prova a contattare i nuovi recapiti. «Ma mi hanno risposto solo in due casi. Uno era un uomo, residente a Tirana, che parlava poco la nostra lingua, ma mi ha garantito di non essersi iscritto a nessun partito in Italia. L’altra era invece una donna, che ha ammesso di aver “prestato” i suoi dati a un amico per fargli un favore».

La misura è colma, e Canzano decide di recarsi dai Carabinieri per un esposto. «Ho presentato un esposto per capire se effettivamente queste persone esistono o non esistono. L’ho fatto per tutelare il mio nome perché sono solo io che in provincia di Siena sono referente del tesseramento e per tutelare l’onorabilità degli iscritti senesi… Mio malgrado mi sono sentito in dovere di farlo, poi ci dirà la magistratura». Prima la famiglia Soumahoro e la coop degli extracomunitari sfruttati, poi i presunti finti tesserati albanesi: sembrerebbe proprio che Sinistra italiana abbia una certa predilezione per scandali e torbide vicende in cui, in una maniera o nell’altra, sono coinvolti stranieri. Uno strano modo di portarne avanti le istanze…
Cristina Gauri

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3 comments

Lappola 21 Gennaio 2023 - 3:16

Che angeli questi due …. L’unica attenuante è che essendo di sinistra, non avrebbero potuto fare diversamente dagli altri sempre della sinistra perché la solidarietà è importante; quindi la corsa ad inventarsi nuovi iscritti fantasma è diventata una maratona riservata alla sinistra. Chi la vincerà? lo sapremo alla prossima puntata.

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A 21 Gennaio 2023 - 10:30

Continuiamo a pregare affinché questa merda e l’altra a targa partito demoniaco vengano dissolti e dispersi dal vento

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Sergio Pacillo 22 Gennaio 2023 - 8:44

L’acqua troppo calda scotta.

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