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Uno spettro si aggira per l’Italia: il lockdown per non vaccinati

by Alessandro Della Guglia
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Roma, 12 nov – Nelle aule istituzionali si odono spifferi di restrizioni e chiusure, ancor più drastiche, ancor più discriminatorie. E c’è chi evoca, senza troppi giri di parole, un nuovo lockdown. Con una peculiarità sostanziale rispetto al primo: riservato ai non vaccinati. Secondo Il Tempo, il governo starebbe già valutando “l’ipotesi di eliminare la possibilità di ottenere il green pass temporanei di 48 ore con un tampone”. Intanto qualcuno, tra un’evocazione e l’altra, lo chiama “modello austriaco”, dopo aver pompato il “modello francese” per adottare il green pass.

Chi invoca il lockdown per non vaccinati

Tra i promotori di questa particolarissima misura restrittiva, c’è Florian Zerzer, direttore generale dell’Azienda sanitaria altoatesina. Vuoi per vicinanza all’Austria, vuoi per convinzione tutta personale, Zerzer oggi non ha esitato a chiedere il lockdown per non vaccinati, aderendo peraltro a una proposta tirata fuori qualche giorno fa dall’assessore alla Sanità altoatesino Thomas Widmann, del Südtiroler Volkspartei. “Non possiamo rischiare una nuova crisi pandemica per chi non si vaccina, i numeri parlano chiaro, chi finisce in ospedale è sempre un non vaccinato”, aveva infatti detto Widmann.

Una soluzione, quella del lockdown contra personam, che lo stesso governo guidato da Mario Draghi potrebbe insomma prendere in considerazione. Ipotesi al vaglio non celata neppure dal sottosegretario alla SaluteAndrea Costa, come riportato su questo giornale.

D’altronde questo esecutivo ci ha abituato all’adozione di misure drastiche, facendosi prendere la mano come se fossimo di fronte a una gara da vincere con gli altri Paesi europei. C’è pure chi, come il costituzionalista Filippo Vari, professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università europea di Roma, definisce questa opzione: “Una misura meno invasiva di lockdown generalizzato o dell’obbligo vaccinale”.

Bertolaso frena, ma non troppo

Mentre Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia, prova ad azionare il freno senza però escludere del tutto il lockdown per non vaccinati. “E’ un concetto in parte condivisibile. Secondo me ci sono diversi modi per costringere i non vaccinati a vaccinarsi. Questa, però, è soluzione “teutonica” inadatta al nostro spirito mediterraneo. Ma è chiaro che se la situazione diventasse critica ci si potrebbe pensare”, ha dichiarato ieri in un’intervista rilasciata a La Stampa. Spettri di Natale in vista.

Alessandro Della Guglia

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5 comments

Pino 12 Novembre 2021 - 9:03

Per invogliare i non vaccinati a scegliere liberamente di vaccinarsi, gli si potrebbe bruciare la casa

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Alba Biondini 13 Novembre 2021 - 5:47

Mi sembra giusto che a pagare siano solo i non vaccinati: hanno scelto (per paura) di non farlo e ora se ne assumono le conseguenze. Peraltro loro sono a maggior rischio di infezione e quindi sono un pericolo anche per gli altri.

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Sergio Pacillo 13 Novembre 2021 - 8:44

I numeri parlano chiaro, chi finisce in ospedale è sempre un non vaccinato.
Non è affatto vero

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Frank Di Biase 14 Novembre 2021 - 9:16

per alba : queste cazzate chi te le ha dette tuo cugggino di reubblica o di open? voi global truffa a dosi siete sempre stati i primi , e non sono dosi di siero…

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