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Via il canone Rai dalla bolletta della luce dal 2023. L’ok nel decreto Energia

by Ludovica Colli
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Roma, 14 apr – Via il canone Rai dalle bollette elettriche dal 2023: l’ok arriva nel decreto Energia. Infatti è quanto prevede un ordine del giorno presentato da Maria Laura Paxia (Gruppo Misto) al decreto approvato ieri alla Camera. Accettato dal governo, dapprima come raccomandazione, il testo è stato poi accolto con riformulazione (senza dunque dover essere posto ai voti) prevedendo di “adottare misure normative dirette a scorporare dal 2023 il canone Rai”.

Via il canone Rai dalla bolletta della luce dal 2023, rispettato l’impegno con l’Ue

Paxia ha sottolineato che così si dà “seguito all’impegno che l’Italia aveva assunto con l’Unione europea di scorporare il canone Rai” in quanto “onere improprio”. La Camera ha approvato il decreto legge contro il caro bollette: i voti a favore sono stati 323, 49 i contrari. Il provvedimento contiene misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.

Quel “regalo” del governo Renzi

Scorporare il canone Rai dalla bolletta della luce è il minimo, considerati i rincari monstre che le famiglie dovranno affrontare nei prossimi mesi. È da luglio 2016 che il canone di abbonamento alla televisione per uso privato viene rateizzato nella bolletta elettrica. Paga il canone chiunque abbia un’utenza di energia elettrica nell’abitazione di residenza (e non per forza un televisore). L’importo del canone di 90 euro viene addebitato in 10 rate mensili da gennaio ad ottobre. Soldi che vanno a pesare sul conto finale delle bollette.

Usigrai si straccia le vesti: “Forte preoccupazione per decisione governo”

Dal canto suo, l’Usigrai si straccia le vesti, esprimendo “forte preoccupazione per la decisione del governo. Il canone italiano – ricorda il sindacato dei giornalisti Rai – è il più basso in Europa, così come il numero di giornalisti in organico, in proporzione alle ore di trasmissioni autoprodotte”. Ovviamente quello che teme il sindacato “è che lo scorporo dalla bolletta si traduca in una nuova corsa all’evasione del canone. Se cosi fosse, ad essere in pericolo sarà il servizio pubblico”. Usigrai intende quindi conoscere “quali strumenti metterà in campo il governo per la riscossione del canone televisivo. Il decreto legge, in questo senso, è troppo vago. Non basta adeguarsi alle indicazioni della Commissione europea: bisogna individuare delle soluzioni che mettano al riparo il servizio pubblico radiotelevisivo”.

Ludovica Colli

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1 commento

Prof. Massimo Sconvolto 14 Aprile 2022 - 7:36

Però intanto anche quest’anno hanno truffato come già fatto due anni fa
https://massimosconvolto.wordpress.com/2020/03/14/rai-ti-truffa-di-piu/

facendo smarrire per giorni pieghi raccomandati nei meandri delle poste di Torino e confidando che tutti i truffati paghino PA incolpando dell’importo astronomico dovuto all’indebito addebito del canone l’aumento del petrolio senza accorgersi del trucco e non sappiano che puoi pagare l’importo realmente dovuto al netto del non dovuto canone a mezzo bonifico bancario
https://www.servizioelettriconazionale.it/it-IT/bolletta/paga/modalita_pagamento_bonifico

intascando soldi non dovuti che renderanno a babbo morto come per i rimborsi tributari.

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