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Arbizzoni: “Il voto dei cittadini è la risposta all’allarme ‘neonazismo’ lanciato da Repubblica”

by Davide Romano
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Monza, 13 lug – E’ stato l’ultimo bersaglio in ordine cronologico dell’irreprensibile Paolo Berizzi, il “giornalista” che sembra aver fatto della “caccia al fascista” il suo unico obiettivo professionale. Andrea Arbizzoni, neo assessore allo Sport del Comune di Monza, sarebbe, secondo il cronista di Repubblica, un “neonazi”. Inaccettabile per i sinceri democratici la sua vicinanza alla comunità di Lealta – Azione e poco importa se sia stato il terzo consigliere più votato in assoluto dai monzesi. Arbizzoni, intervistato dal Primato Nazionale, non sembra preoccupato più di tanto dall’ultima “inchiesta” di Berizzi: “Sono polemiche strumentali, un giochino che non paga più. Il voto dei cittadini lo dimostra”.

Dopo la tua nomina ad assessore Berizzi su Repubblica ha lanciato l’allarme “neonazismo” a Monza. Ti aspettavi questi attacchi?

Ormai lo fa di mestiere, è diventato il nuovo Saverio Ferrari, visto che spesso fa copia e incolla dei suoi scritti. E’ già stato querelato. In ogni caso quella di Berizzi è una polemica sterile, questo giochino non paga più: lo abbiamo dimostrato a Monza, ma anche l’anno scorso a Milano con Stefano Pavesi. E’ tutto un cortocircuito interno a loro, un boomerang. Io ho ottimi rapporti con la comunità ideale e umana di Lealtà – Azione, ma la loro sede a Monza è stata inaugurata nel 2011, quando io ero già assessore allo Sport. Perché ci si scandalizza solo adesso? Cosa hanno combinato di così grave in questi sei anni?

La realtà oltre la cortina creata da certe polemiche sembra ben diversa. Tu hai ottenuto un consenso diffuso dai tuoi concittadini

Sono stato il terzo più votato in assoluto in Consiglio Comunale. Numeri che azzerano questo tipo di polemiche. Potrei capire se avessi preso dieci voti, ma 455 volti di preferenza a Monza significano qualcosa. La senatrice Ricchiuti del Pd ha fatto una interrogazione parlamentare al ministro Minniti chiedendo quali provvedimenti volessero adottare per contrastare questo ‘rigurgito fascista’. Sono assolutamente curioso di sapere cosa risponderà Minniti alla luce della legittimazione popolare che abbiamo ottenuto col voto. Insieme ai ragazzi di Lealtà – Azione siamo andati nelle piazze, nei mercati e vi assicuro che alla gente di queste cose non gliene importa nulla. Credo che tutto rientri in una strategia nazionale più ampia, come dimostrano il Ddl Fiano e le polemiche milanesi di Sala contro CasaPound. 

Nel pezzo di Repubblica si parla di un oscuro “debito politico” che dovrai pagare a Lealtà Azione…

Ma che diavolo di debito! Sono ragazzi che conosco da anni, miei amici. Di sicuro ci sarà una maggiore attenzione per la loro associazione che per cinque anni è stata ingiustamente messa al bando dalla Giunta. Questi ragazzi non avevano diritto ad una sala pubblica, è stata fatta addirittura una mozione per vietare a Lealtà – Azione l’organizzazione di conferenze, anche su temi neutri come l’escursionismo. Se esiste un debito è il debito morale che ha il Comune di Monza e questo sì lo posso assicurare: le sale saranno riaperte. La sinistra ha vissuto male questa sconfitta e si stanno aggrappando a queste cose qui.

Per fortuna a sinistra non tutti la pensano come Berizzi. C’è anche chi come il consigliere del Pd Marco Lamperti ti ha espresso solidarietà

Ha avuto coraggio. Lui mi ha detto ‘ ti conosco da una vita, su molte cose la pensiamo in modo diverso, ma su questa cosa del neonazismo e del male assoluto non ci ho visto più’. La maggior parte si comportano come Don Abbondio e scappano, lui invece ha fatto un post coraggioso. Un intervento generoso, non dovuto, che spero ora non gli facciano “pagare” i suoi compagni di partito o i suoi alleati a sinistra. Molti monzesi mi fermano per strada, anche chi ha votato Sel o Pd e mi dicono ‘ma questi sono impazziti! Io sono del Pd ma non esiste sta roba’. Penso che se avessero messo in piedi questa polemica tra il primo e il secondo turno avrei sfondato il muro delle mille preferenze. Ormai il crinale non è tra destra e sinistra, ma tra identitari e non identitari, tra italiani e anti italiani. La gente è stanca di queste polemicucce sul fascismo e gli psicoreati orwelliani che Fiano vuole introdurre. 

a cura di Davide Romano

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