Home » Bibbiano, prove tecniche di attuazione del gender-capitalismo

Bibbiano, prove tecniche di attuazione del gender-capitalismo

by Diego Fusaro
3 comments
diego fusaro filosofo

Roma, 25 lug – Se si sta parlando della abominevole vicenda di Bibbiano, ciò non dipende dalla solerte opera di informazione del circuito mediatico, giornalistico, televisivo e radiofonico. No. Dipende, al contrario, dall’incontenibile moto di sdegno che si è levato, con intensità crescente, dalla società civile, dalle madri e dai padri. Ossia da quella maggioranza di persone normali (lavoratori e ceti medi) che sono gli sconfitti principali del mondialismo e, insieme, i dimenticati dalla politica. Quest’ultima, specie nel quadrante delle sinistre fucsia traditrici di Gramsci, ha scelto di occuparsi sempre e solo di minoranze illuminate. Riservando indifferenza, quando non disprezzo, alla gente comune, al popolo dei lavoratori e delle famiglie, accusate anzi variamente di populismo e xenofobia. Sono queste le categorie che non hanno accettato l’accaduto di Bibbiano e, insieme, l’assordante silenzio mediatico sul tema.

L’assordante silenzio su Bibbiano

In effetti, alla luce di quanto è finora emerso dalla oscena vicenda, possiamo asserire, primieramente, che il clero giornalistico e il circo mediatico hanno scelto la via dell’assordante silenzio. Hanno scelto di parlare d’altro, dall’affaire russo al Tav. Hanno fatto di tutto pur di tenere ai margini la vicenda di Bibbiano. Hanno, appunto, operato con sommo zelo affinché non ci si occupasse del tema.

Attacco alla famiglia naturale

Perché, dunque? Abbozzo una possibile risposta. La raccapricciante vicenda di Bibbiano è la prova della tendenza del turbocapitale no border a distruggere la famiglia naturale, a sfaldare ogni legame umano non basato sul do ut des, ad annichilire la comunità familiare come fundamentum di ogni eticità. Il turbocapitalismo non vuole vedere madri e padri, cittadine e cittadini. Vuole vedere solo atomi post-identitari globalizzati, precari lavorativamente e migranti antropologicamente: apolidi dell’esistenza, consumatori incapaci di intrattenere relazioni che non siano quelle mediate dalla forma merce. La vicenda di Bibbiano, almeno sotto questo punto di vista, parla chiarissimo. È adamantina. Ci segnala che deve prevalere – mediante l’affaire degli affidi – il diritto del consumatore privato, che tanti diritti ha quanti può acquistarne. Non famiglie naturali basate sull’incontro e sull’amore. No. Figli ridotti a merci affidate al consumatore più idoneo. L’apoteosi della mercificazione. E della conseguente distruzione di quel vincolo che alla mercificazione resiste: la famiglia.

La mercificazione totale

L’amore di una madre per il figlio è gratuito e non mercificabile. È già di per sé in rivolta contro la subcultura del consumo e della mercificazione. È questa la tesi portante del mio studio Il nuovo ordine erotico: elogio dell’amore e della famiglia (2018). Deve essere rilevato, come già dicevo, il moto d’indignazione cresciuto dal basso. È il moto con cui la società civile ha reagito, dicendo fermamente di no. Prendendo saldamente posizione contro l’oscena vicenda di Bibbiano e, in modo convergente, contro l’opera diffusa di silenziamento dell’accaduto ad opera del sistema giornalistico e mediatico. Una volta di più, si è prodotto uno iato tra élite e popolo. O, più precisamente, tra il popolo e la «casta intellettuale», come la appellava Gramsci, la quale fornisce – per non dire vende – al ceto dominante il proprio «capitale culturale»: il quale, ça va sans dire, non potrà mai mettere in discussione l’ordine dei dominanti, ossia di quanti letteralmente comprano quel capitale culturale.

Diego Fusaro

You may also like

3 comments

SergioM 25 Luglio 2019 - 8:21

Mi piace quello che scrive il Dr Fusaro , sia nella forma che nella sostanza , anche se per l’
asinistra sono un analfabeta .

Reply
Amina Salina 28 Luglio 2019 - 10:28

Lasciai l estrema sinistra per una scelta religiosa quando mi accorsi che attaccavano senza sosta la famiglia naturale difendendo a spada tratta l omosessuslismo La gente non è scema quando non vota PD Certamente molti ma non tutti di quelli che oggi si occupano di fasce deboli lo fanno per lucro tuttavia io immigranti li vedrei come vittime di tutto un sistema gente che sta dalla stessa parte della barricata dei nemici del turbocapitalismo Credo che lei abbia fatto bene ad appoggiare la lotta dei braccianti diBari Comunque credo che se vogliamo ricostruire una umanità contro i nostri dobbiamo vedere sia i bambini di Bibbiano che gli operai che quelli che affogano in mare Altrimenti ognuno è cieco da un occhio Buona giornata

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati