Torino, 24 ott – “Chiederò al Questore di autorizzare la creazione di due linee distinte per il bus 69: una per noi e una per i Rom. Credo sia l’unica soluzione”. Parola di Claudio Gambino, sindaco di Borgaro, piccolo comune alle porte di Torino dove il bus 69, che parte da piazza Stampalia, trova il suo capolinea nei pressi del campo nomadi. L’annuncio giunge nel corso di un’assemblea pubblica, indetta dopo le numerose lamentele dei cittadini di Borgaro, i quali riferiscono in maniera circostanziata e accompagnata da vari esposti e denunce, una serie di episodi di violenza, furti e pestaggi, perpetrati a loro dire dai nomadi nei confronti di studenti e pendolari che percorrono quotidianamente quella tratta. Alle parole del primo cittadino fanno eco le dichiarazioni dell’assessore ai trasporti Luigi Spinelli, anch’egli convinto della necessità di una linea apposita per i Rom, tanto da spingersi ad annunciare forti pressioni in tal senso nei confronti dell’Atm, restia a istituire una doppia corsa. Applausi e consensi anche per l’assessore, dunque, da parte dei cittadini di Borgaro, ormai esasperati – così sostengono – dai continui soprusi da parte degli ospiti del campo nomadi.
Letta in questo modo parrebbe la cronaca dell’ennesimo episodio di cattiva convivenza proveniente dalla provincia italiana; dalla periferia di una delle più grandi e importanti città italiane, Torino, dove le buone regole dell’accoglienza e dell’integrazione, sbandierate nei salotti televisivi e sulle pagine dei giornali, cozzano con la realtà quotidiana di chi è lontano dai palazzi del centro e vive le difficoltà della periferia urbana. Parliamo di cortocircuito tra parole e fatti poiché la vicenda del bus 69, l’idea di istituire un’apposita linea per i Rom, l’assemblea pubblica indetta a furor di popolo in pieno stile americano, non sono frutto della mente di un’amministrazione leghista o di centrodestra, ma di una giunta targata Pd-Sel. Il sindaco Gambino, infatti, è iscritto al Pd di Renzi e dell’ex ministro Kyenge; l’assessore Spinelli è un membro di Sel, compagno di partito, quindi, di Vendola e della presidente della Camera Laura Boldrini. Si attendono ora le reazioni proprio dei vertici dei due partiti, chiamati a sciogliere una questione delicata che potrebbe creare, per loro, un pericoloso precedente. Vedremo se la giunta rossa di Borgaro vincerà la propria battaglia e otterrà il bus per i Rom o se, al contrario, sindaco e assessore pagheranno le loro esternazioni riguardo alla linea: quella del partito, ovviamente, e non certo del 69.
Francesco Pezzuto