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Casaleggio ai 5 Stelle anti-Draghi: “Meglio l’astensione”. L’ira dei governisti: “Ingerenza gravissima”

by Adolfo Spezzaferro
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casaleggio 5 stelle

Roma, 15 feb – “Chi è a disagio si astenga“: con un post su Facebook Davide Casaleggio scatena le ire dei governisti del M5S. Il presidente dell’associazione Rousseau prova a mediare mentre i 5 Stelle sono spaccati tra i sostenitori del governo Draghi (i poltronisti, ossia la maggioranza) e i dissidenti “duri e puri”. Intanto Beppe Grillo su Twitter manda al premier un chiaro messaggio: “Now the environment. Whatever it takes“, (“ora l’ambiente, a qualsiasi costo”). La citazione della frase più celebre dell’ex presidente della Bce evoca quel ministero della Transizione ecologica che il garante del Movimento ha chiesto a gran voce. E che però è andato a un tecnico, per di più di area renziana. Nel M5S la tensione dunque è alta, soprattutto nel gruppo del Senato, dove ci sono decine di malpancisti intenzionati a non votare la fiducia.

Casaleggio suggerisce l’astensione a chi nel M5S vuole votare contro la fiducia a Draghi

“Credo che le azioni del Movimento 5 Stelle debbano portare a un’unione di intenti per poter mantenere una forza negoziale importante nei prossimi passaggi parlamentari a difesa delle riforme fatte”, esordisce Casaleggio. “Molti parlamentari – prosegue il figlio del fondatore del Movimento – mi segnalano che vorrebbero votare contro non essendo passibili di sanzioni disciplinari sulla base dei precedenti e delle regole attuali. Ma credo sia importante in questo momento lavorare per la massima serenità di tutti nel rispetto di regole e principi che ci siamo dati. Per questo motivo, auspico che chi sente il disagio nel sostenere questo governo percorra la scelta della astensione“.

Governisti 5 Stelle condannano il presidente di Rousseau: “Ingerenza gravissima”

Ma i governisti (forti anche della vittoria del sì al voto su Rousseau) bocciano la presa di posizione del figlio del fondatore. L’intenzione dei poltronisti, spalleggiati da Grillo, Di Maio e Crimi, è quella di ridurre al minimo i dissidenti (ma la scissione è dietro l’angolo). Ecco perché i direttivi di Camera e Senato condannano duramente il post di Casaleggio: “E’ un’ingerenza gravissima e senza precedenti”. Per qualcuno ”è arrivato il momento di staccare la spina a Rousseau”. C’è anche chi posta un passaggio della biografia del filosofo francese, una bordata davvero pesante contro il presidente dell’associazione. ”Gli ultimi anni di Rousseau furono caratterizzati da un crescente isolamento con il filosofo affetto da squilibri psichici che lo portavano a un atteggiamento paranoico”, si legge.

Dessì: “Più che una risorsa, per il M5S Casaleggio è un problema”

Dal canto suo, il senatore Emanuele Dessì, ai microfoni di L’Italia s’è desta su Radio Cusano Campus, taglia corto: “Più che una risorsa per il M5S Casaleggio continua ad essere un problema. Lui rivendica il suo ruolo di tecnico, ma il suo è un intervento che forse neanche Grillo avrebbe potuto fare”. Circa il sostegno al governo Draghi, ritiene che “forse sarebbe stato meglio dare un appoggio esterno, rendendoci disponibili a dare il nostro voto per tutti i provvedimenti a favore dei cittadini. Così avremmo potuto avere le mani libere per opporci se l’azione del governo non ci fosse piaciuta”. Poi chiarisce: “Sicuramente io non voterò sì alla fiducia, poi su come mi comporterò più avanti dipenderà da quello che dirà il presidente. Bisognerà vedere le azioni che farà e come si ricomporranno i rapporti ormai lacerati tra le varie forze politiche di maggioranza”.

Adolfo Spezzaferro

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