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Case green, approvata direttiva Ue: la mannaia di Bruxelles sulle abitazioni degli italiani è realtà

by Michele Iozzino
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Roma, 12 mar – Il Parlamento europeo ha approvato la direttiva sulle case green. La mannaia di Bruxelles sulle abitazioni degli italiani alla fine è realtà.

Approvata la direttiva europea sulle case green

La direttiva europea sulle case green o, per essere più precisi, Energy performance of building directive (Epbd) ha ottenuto l’approvazione finale da parte del Parlamento europeo in seduta plenaria. I voti favorevoli sono stati 370, 199 quelli contrari, mentre 46 gli astenuti. I partiti italiani di governo hanno voto per il no. Se Fratelli d’Italia e Lega hanno seguito i propri gruppi europei, rispettivamente Ecr e Identità e Democrazia, meno scontata la posizioni di Forza Italia, con il Ppe che si è spaccato sul voto. A favore della direttiva hanno votato gli europarlamentari di Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra e Italia viva. Con l’approvazione della direttiva gli Stati membri avranno due anni per adeguarsi e presentare all’Ue un piano nazionale di ristrutturazione, nel quale avranno il compito di spiegare le modalità con cui intendono raggiungere gli obiettivi fissati dalla nuova normativa.

Cosa cambia

La direttiva impone la riduzione progressiva del consumo di energia degli edifici residenziali, con taglio del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. L’obiettivo finale è quello di portare il parco residenziale a emissioni zero entro il 2050. Rispetto al testo inizialmente presentato dalla Commissione, quello riveduto e approvato dal Parlamento prevede un certo margine di manovra per i singoli Stati su come raggiungere questi obiettivi. In Italia gli edifici interessati dovrebbero essere circa 5 milioni, mentre il costo per famiglia di questa eco-follia dovrebbe aggirarsi tra i 20 e i 55 mila euro. Altro importante capitolo della direttiva è quello riguardante lo stop ai combustibili fossili. Entro il 2040 saranno eliminate le caldaie a gas, dal 2025 non saranno ammessi sussidi per le caldaie autonome. Sarà obbligatorio installare pannelli solari, ma solamente per gli edifici pubblici mentre quelli privati dovranno essere solar ready, cioè idonei alla loro installazione. Sempre per quanto riguarda la costruzione degli edifici, gli immobili di proprietà pubblica dovranno avere zero emissioni in loco di combustibili fossili dal primo gennaio 2028, mentre gli altri dal primo gennaio 2030.

Michele Iozzino

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