Roma, 26 apr – Non clandestini, ma in fuga dalle guerre. Lo sbarco avvenuto a Ravenna che ha portato altri 69 immigrati nel nostro Paese diventa un ottimo strumento di propaganda per la sinistra, nella fattispecie della regione Emilia Romagna. Il presidente Stefano Bonaccini già “esulta” esibendo la solita “accoglienza” della regione da lui guidata con una frase ben poco equivocabile: “A Ravenna abbiamo contribuito a far sbarcare un’ottantina di persone provenienti dal Sudan. Gente che non viene in vacanza, ma fugge dalla guerra”. Peccato che non sia vero – almeno per gran parte degli sbarcati – neanche in questo caso.
Sbarco a Ravenna e i clandestini che “scappano dalla guerre”
Lo sbarco di Ravenna un’ultima testimonianza della falsità dell’affermazione sui “clandestini” che “scappano dalle guerre”. Manco a dirlo, è orchestrato dalla Ong Humanity 1, ovvero una delle ben poco onorevoli “protagoniste” di questo 2023. Dei 69 scesi dall’imbarcazione, però, solo trenta provengono dal Sudan in guerra. Gli altri 39 vengono da Togo, Ghana, Gambia, Nigeria, Eritrea, Mali, Niger Senegal. Più che conflitti si parla di difficoltà socioeconomiche dei luoghi di provenienza, quindi i “migranti economici” che da un po’ si sta cercando anche di “elevare” al rango di rifugiati. Una storia vecchia, che ha sempre riguardato la larga maggioranza dei clandestini arrivati sulle nostre coste e che in questo 2023 non ha fatto eccezione.
La maggior parte degli arrivati nel 2023 non fugge da alcun conflitto
Nessuna guerra o calamità per la maggior parte degli immigrati giunti nell’anno in corso (un po’ come i precedenti, appunto). Guardando i dati del Viminale, del numero record di clandestini arrivati nel 2023 (un record) il primo Paese di provenienza è la Costa d’Avorio, il cui conflitto risale al 2011 e non è più in corso da un po’. La Guinea, seconda in classifica co 4.400 arrivi, non ha alcun conflitto in corso. Poi certo, c’è la questione di Paesi lontanissimi che però misteriosamente figurano tra i maggiori “esportatori” nelle tratte nordafricane, come Pakistan e Bangladesh da cui provengono rispettivamente 3.800 e 2.600 clandestini. Non si capisce come possano “fuggire” da conflitti inesistenti ma soprattutto proprio in Italia che è distantissima dalla loro area geografica.
Alberto Celletti
2 comments
[…] Leggi la notizia su Il Primato Nazionale Precedente […]
Sì, scappano dal capitalismo rapace, saccheggiatore, violento che i sinistri (buona parte della sx e la dx incosciente-vigliacca derivati dall’ illuminismo, estremismo cieco) alimentano, servendo ovunque dalla rivoluzione francese in poi… E poi la chiamano guerra, scellerati. Libertà, Fraternità e Fregalitè !! L’ egalité è una presa per il culo oggi ancora più indiscutibile…